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Le telefonate di Fabiani: direttore “break one’s duck”

Parte il calciomercato: Whatsapp sempre acceso, smartphone bollente e l'approccio di chi non può sbagliare più

Marco Rarità

“Faccio in fretta un altro inventario…, smonto la baracca e via! Cambio zona, itinerario.. ” Attaccato al telefono, magari non con il caschetto di Renato Zero ma con quell’accento da “bello de casa”, si apre così il calciomercato della Salernitana, il calciomercato di Fabiani e quello smartphone bollente. Aspettando che la volpe arrivi all’uva, sorridendo perchè è matura, sarà una gara di squilli e “due spunte azzurre” di Whatsapp.

L’impresa diventa trattativa, i britannici la chiamerebbero  “break one’s duck”, letteralmente “rompi l’anatra”, un modo di dire anglosassone per rappresentare un cambio di tendenza, cioè interrompere una serie negativa di eventi con un grande colpo, quel colpo che cambia tutto, non mi chiedete cosa c’entra l’anatra però. E dovrà provare anche a piazzare i nostri il direttore Fabiani: “Mi vendo! La grinta che non hai!” canta al telefono ancora come Renato Zero, dall’altra parte della cornetta i vari Sciaudone, Troianiello e chi non ha fatto breccia ma brace nel cuore dei tifosi. Poi, si presuppone, parli con Torrente: “In cambio del tuo inferno.. ti do due ali, sai!” Perchè di solito è così che va, è l’allenatore a chiedere quantomeno un indirizzo tattico. Allora sì, su questa famosa finestra di mercato si affaccia il direttore, avrà carta blanche? Come diceva Joseph, questo non lo sappiamo.

E intanto al bancone di un bar, su una panchina al sole, negli angoli della città battono i cuori dei tifosi granata, tra un caffè e una sigaretta c’è chi si esprime.. “Stai sicur.. nun ven nisciun”.

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