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Latina-Salernitana, l’ultimo precedente con due storie di calcio

Due reti, due vite che si intrecciano nel match di 33 anni fa: Vincenzo Zucchini e il "libanese" Drago

Marco Rarità

Una storia di 33 anni fa quella che vede l’ultimo precedente tra Latina e Salernitana, in quello che poi diventò il Francioni ma che era, semplicemente, lo stadio Comunale di Latina nel 1982. Era la Salernitana allenata da Romano Mattè, in panchina dopo risultati altalenanti, traghetterà la squadra “granata chiaro” al quarto posto mentre il Latina, nel 1981-1982 terminerà la stagione come fanalino di coda retrocedendo in C2. Quella gara terminò 1-1, due gol entrambi nella ripresa e nell’arco di 30 secondi. Segno, infatti, prima Giancarlo Drago e poi Vincenzo Zucchini pareggiò per i granata. E la storia di questi due uomini calciatori si intreccia in quella gara, due storie di vita e di un calcio assolutamente lontano dai giorni nostri. Giancarlo Drago nel Latina, spesso chiamato il “libanese”, proprio per le sue origini libiche, essendo nato a Tripoli, cominciò la sua carriera nelle giovanili del Latina, esordì giovanissimo in prima squadra proprio in quel campionato contro i granata, segnò quattro reti in 16 gare, qualche anno dopo venne ingaggiato dalla Lazio ma la sua vita calcistica prese una strada diversa dopo un infortunio all’alluce. Nel 1986 calcò anche i campi salernitani, in D, nella Battipagliese per poi fare altre esperienze in quarta serie. All’età di 25 anni Giancarlo Drago “appese” quasi definitivamente le scarpette al chiodo accettando un posto di lavoro nella provincia romana, anche se continuò a giocare in diversi campi dilettantistici fino ai 37 anni. Con la casacca granata segnò, come già detto, Vincenzo Zucchini, uomo storia di Pescara e del Pescara, deceduto nel 2013 dopo una lunga malattia, chiuse la sua importante carriera calcistica proprio a Salerno. Addio al calcio al Vestuti nel 1983 con la Salernitana per poi ritornare in città ma all’Arechi nella stagione 2006/2007 come allenatore del Giulianova, una gara che perse 2-1 con le reti granata di Mattioli e Sestu, quest’ultima quasi al novantesimo. La sua scomparsa commosse il calcio italiano, calcio con storie che si nascondono nel tempo.

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