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“L’amore ai tempi del mercato”, il romanzo di Zito

Mai entrato nel cuore dei tifosi irpini, Antonio Zito riparte da Salerno: un cambio di maglia senza precedenti alla vigilia di un derby

Marco Rarità

“Si può essere innamorati di diverse persone per volta, e di tutte con lo stesso dolore, senza tradirne nessuna, il cuore ha più stanze di un bordello”. Se Gabriel Garcìa Màrquez avesse fatto il direttore sportivo sì, lo avrebbe descritto così il mercato, che poeticamente sempre di pallone stiamo parlando. Zito ieri, qualcun altro domani, perchè non ho il coraggio di dire oggi. Tiene la profondità nel sangue Antonio Zito, uno che nasce sotto la “montagna spaccata” per senso di appartenza è cresciuto cercandosi lo spazio. La chiamano la nona municipalità dI Napoli, solo che per tutti è semplicemente Pianura, lì dove ha tirato le prime punizioni anche Giorgino Di Vicino. Dicono che si siano accorti di lui sul campo “Simpatia”, portandoselo a Sorrento che era ancora adolescente. Ad Avellino i tifosi lo chiamavano goliardicamente “Ceres”, quasi mai entrato nel cuore degli irpini, forse perchè ha espresso il suo potenziale solo nel girone di ritorno dello scorso anno e nei play off giocati dagli uomini di Rastelli. Zito arrivò ad Avellino con tante aspettative e d’impatto non fece buona impressione alla piazza che non si è mai “affezionata” al calciatore. Prende carta e penna, da “contadino” a “pisciajuolo”, che è bello anche scherzare e prendersi in giro, il romanzo prova a scriverlo Zito: “l’amore ai tempi del mercato”, tanto, sempre di pallone stiamo parlando.

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