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L’altra partita di Milan

Nonostante i pochi minuti, disputati nelle ultime gare, incita e sprona i compagni dalla panchina dimostrando attaccamento e partecipazione

admin

È stato uno degli investimenti più onerosi della gestione Lotito-Mezzaroma, il secondo in ordine di esborso economico (il primo è stato Odjer) per acquisirne il cartellino, ma fino ad ora non è riuscito a dare il suo contributo in maglia granata, non di certo per il numero di goal, quelli in carriera non sono mai stati molti a dir la verità, ma ci si aspettava di più a livello di prestazioni ed aiuto alla squadra in fase di manovra. Stiamo parlando di Milan Djuric. L’attaccante bosniaco, da quando è subentrato sulla panchina granata Angelo Gregucci, è riuscito a racimolare pochissimi minuti in campo e per di più sul terreno di gioco non parte dal primo minuto dalla gara di Cosenza. Eppure martedì sera era l’indiziato numero uno per sostituire l’arciere e per permettergli di rifiatare, ma il trainer granata ha preferito puntare nuovamente sull’ex Parma. Una bocciatura definitiva per l’ex Cesena? Questo sarà solo il campo a dirlo, ma nonostante ciò il gigante di Tuzla è stato molto partecipe dalla panchina dimostrando grande partecipazione alla causa, incitando i compagni e festeggiando attivamente con loro dopo il goal di Minala, nonostante come già detto precedentemente non stia attraversando un periodo florido, sia a livello di prestazioni ma ancor di più a livello di goal, visto che la sua ultima marcatura risale ad un anno fà, quando indossava la casacca del Bristol. Il trainer di San Giorgio Ionico è stato molto bravo a recuperare l’altro suo compagno di reparto Jallow, sia dal punto di vista realizzativo, che del temperamento e sacrificio per la squadra. Che tutto ciò possa essere fatto anche con Djuric? Del resto come sappiamo tutti la miglior medicina per un attaccante è il goal e la speranza dei tifosi, società e tecnico è che l’attaccante bosniaco possa sbloccarsi al più presto, magari partendo qualche volta in più dal primo minuto, cercando di ritrovare così fiducia in se stesso e nei propri mezzi, per rilanciare personalmente la sua stagione e quella della Salernitana.

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