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L’allarme di studenti e preside: “niente manutenzione, il Focaccia è martoriato”

Liceali e dirigente scolastico denunciano le problematiche riguardanti la precarietà dell'istituto

Marco Rarità

L’allarme degli studenti del “Focaccia” che denunciano infiltrazioni d’acqua e precarietà dell’istituto: «la nostra sede è martoriata» Con loro anche il preside Stio: «Con le risorse andrebbe fatta programmazione più attenta, così non si garantisce la formazione ai nostri ragazzi».

Ieri mattina gli studenti dell’istituto tecnico “Focaccia” di via Monticelli hanno manifestato evidenziando tutte le problematiche presenti all’interno e all’esterno della struttura di Fuorni. «Ci sono tante problematiche, a partire dalla chiusura dei bagni al terzo piano dell’istituto – spiega Alfonso Palo, uno dei rappresentanti degli studenti –  Ci sono 13 classi che non possono utilizzarli. Non possiamo usare i laboratori, ci sono infiltrazioni d’acqua ovunque, è anche pericoloso. Abbiamo protestato anche per la mancanza di sicurezza dei cornicioni della struttura, i pavimenti spaccati».

Problematiche di ogni tipo, come racconta un altro rappresentante degli studenti del “Focaccia”, Pasquale Canfora: «Quando piove si forma una sorta di fiume lungo la strada che porta all’istituto, i canali dove fluiva l’acqua sono stati chiusi e sono stati creati dei finti tombini che non raccolgono l’acqua piovana visto i tanti detriti che si accumulano lungo la strada. Cercheremo un incontro con gli enti competenti, sappiamo che l’Arechi Multiservice si occupa di questi lavori, noi capiamo che devono occuparsi di tanti istituti e che non è semplice. C’è stato anche un episodio spiacevole – racconta Pasquale Canfora – vennero dei lavoratori di questa società per effettuare dei lavori e controlli ma furono bloccati dai vigili urbani perché il Comune non aveva dato l’autorizzazione. Erano dei sopralluoghi che furono, appunto, fermati dalla Polizia Municipale. In pratica dovevano attestare se il cavo di alta tensione passasse sotto la struttura o meno».

A manifestare tutte le difficoltà che si vivono nella strutture anche il dirigente scolastico Renzo Stio: «Sono carenze legate all’edilizia scolastica, alla fruibilità dei laboratori, alla possibilità quindi di utilizzare gli spazi per l’offerta formativa e quindi, ovviamente, riguardano i necessari interventi che dovrebbero essere a carico della Provincia. Noi ci rendiamo conto che le risorse e i mezzi della Provincia sono limitati in tempi di spending review però è anche vero che andrebbe fatta una programmazione più attenta». Ha proseguito Renzo Stio: «Io mi permetto di dire più trasparente delle poche risorse a disposizione per decidere poi come utilizzarle e come intervenire.

Questa è una scuola che ha un suo background storico e di riferimento per la formazione nella provincia di Salerno, nei settori specifici dell’informatica, della chimica e dell’elettrotecnica, quindi lasciare una scuola di queste dimensioni e di questa importanza in queste condizioni significa per le istituzioni, e non parlo solo della Provincia, non avere la cura sufficiente e indispensabile per poter garantire quantomeno qualche esito dignitoso per la formazione dei nostri giovani – continua il dirigente scolastico del “Focaccia” –  Noi andremo avanti con le condizioni che abbiamo a disposizione, ci sono delle emergenze come le infiltrazioni nei laboratori che bloccano anche le macchine, non ci consentono di lavorare, problemi legati alla fruibilità dei bagni, un problema urgente che riguarda un tratto di venti metri di strada che consente ai ragazzi di arrivare a scuola, sistematicamente si allaga quando piove ed è impossibile attraversarlo.

Siamo comunque al fianco delle istituzioni e della Provincia perché non l’unica responsabile di questa situazione, c’è stata sempre poca attenzione alla formazione, mi auguro che si possano fare gli interventi più urgenti».

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