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La vittoria nel derby per finire bene e per ripartire meglio…

Dal Verona all’Avellino, l’Arechi ha fatto da teatro alle ventuno recite stagionali dei granata tra le mura amiche. Dal pari con gli scaligeri alla vittoria sui lupi è passata tanta acqua sotto i ponti. All’esordio c’era Sannino, all’ultima esibizione interna c’era Bollini. In un caso come nell’altro c’erano i tifosi. Numerosi, caldi, appassionati come sempre, desiderosi di sognare e di vincere. E se un merito va ascritto a Bollini ed ai suoi ragazzi è proprio quello di aver regalato un piccolo sogno ai loro supporters nel frangente in cui hanno inanellato quattro vittorie di fila. I playoff sono sfumati, ma quanto meno la classifica dei granata è stata meno asfittica e deprimente di quella della passata stagione. Il derby con l’Avellino ha regalato a Codi e soci altri tre – meritatissimi – punti ed ora c’è la trasferta di Perugia come ultima tappa di un percorso mai troppo continuo e lineare che la Salernitana ha disegnato lungo i nove mesi del campionato cadetto, ma lo sguardo è già rivolto al futuro. E la vittoria di ieri fa gioco a tutti perchè consente di chiudere in bellezza la stagione, dal momento che i tifosi granata tenevano molto alla sfida con i lupi irpini, ma rappresenta anche un ideale ponte verso il futuro. I tifosi hanno ringraziato la società per quanto finora fatto, ma a Lotito e Mezzaroma chiedono di crescere ancora. Salerno si tiene stretta la B, ma ambisce alla massima serie o, quanto meno, a lottare per i primi posti e la proprietà lo sa bene. Ora, perciò, non bisogna lasciarsi sfuggire l’occasione: il campionato non ha riservato i patemi di quello precedente e c’è tanto tempo a disposizione per programmare. Attendere l’esito della battaglia politica per la presidenza della Lega B o che dalla Figc arrivi una parola definitiva sulla questione multiproprietà è legittimo da parte della proprietà, ma ciò non deve rallentare i tempi per la programmazione della prossima stagione. Il derby ha rinsaldato il legame tra tifosi e squadra, dalla tifoseria è giunta l’ennesima apertura nei confronti della proprietà, una sorta di assist che i due patron devono tramutare nel gol più atteso.