Da che mondo è mondo l’Italia è sempre stato un Paese alla moda, anche quando i tanti regni al suo interno non le permettevano ancora di essere designata come tale a livello di Stato unificato. Per quanto riguarda il divertimento, che oggi è riflesso nelle tante maniere virtuali di poter godere di videogiochi di qualsiasi tipo, il Belpaese è stato uno dei pionieri. Parliamo, infatti, del primo luogo nel mondo dove è nata una casa da gioco autorizzata, quello che oggi verrebbe chiamato un casinò. A metà del diciassettesimo secolo, quando ancora macchine per giochi come le slot machine non erano stati inventati, erano le carte a farle da padrone. E sono state loro a dar il via a una moda poi diventata istituzione.
Da Venezia al mondo, il fascino accattivante dei casinò
Nel 1638 la città di Venezia non era più il grande hub commerciale e culturale che era stato secoli prima durante il massimo splendore della Serenissima, quella Repubblica marinara di successo che si era addentrata fino all’Estremo Oriente. In quell’anno, tuttavia, fu fondata la prima casa da gioco fisica nello storico palazzo del ridotto di San Moisé. Nessuno lo avrebbe immaginato, eppure in quel momento fu messa la prima pietra per la costruzione dell’industria dei casinò, il cui fascino è talmente grande che oggi viene trasposto in una serie di piattaforme e programmi appositi nei quali è possibile giocare alle slot machine online e, ovviamente, a una serie di altri giochi tipici di queste case specializzate. Il tutto sempre con un occhio di riguardo alla tradizione. Sebbene oggi i casinò presenti sul territorio italiano siano solo quattro e tutti ubicati presso i confini nazionali, dopo l’inaugurazione del primo casinò ufficiale nell’odierno capoluogo veneto, in Italia si è vissuta una proliferazione abbondante di case di gioco d’azzardo, soprattutto nei Principati e nei luoghi dove il commercio fioriva.
Il gioco d’azzardo in splendidi posti naturali
Sebbene oggi sia molto più frequente giocare alle diverse attività ludiche proposte dai casinò da remoto e grazie alle tante piattaforme dedicate esclusivamente a giochi come la roulette, il Blackjack o il Poker, i casinò fisici del passato, presenti in luoghi ameni, erano vari e offrivano un’alternativa d’intrattenimento, soprattutto per chi cercava di combinare il gioco d’azzardo con una bella vacanza. In questo contesto, nei paraggi della località marittima di Sanremo, in provincia di Imperia, che offre uno scenario stupendo con il mare come panorama, erano presenti ben quattro case da gioco, ossia quelli di Alassio, Ventimiglia, Ospidaletti e Bordighera. Includendo poi quelle di Ormea, di Rapallo e di Stresa, ubicate in diverse province piemontesi, solo in questa Regione sette erano quelli che sono poi stati chiusi, dando a questo territorio il primato di casinò una volta esistenti. Altre case da gioco che si trovavano in Italia, in modo più sparso, erano localizzate nei pressi di zone termali: parliamo di quelle di San Pellegrino Terme, di Gardone Riviera, in quest’ultimo caso non troppo lontano dalle terme di Sirmione, di Merano e dei Bagni di Lucca. Per quanto concerne il sud Italia, una volta esisteva un casinò anche in Sicilia e forse non stupisce che fosse a Taormina, dato che la zona è nota anch’essa per le cure termali di cui è possibile tutt’ora usufruire. Qualunque sia stato il motivo della loro chiusura, quel che è certo è che erano tutti situati in splendidi posti naturali.