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La sfida di Alfredo e Gianluca, come Terence Hill e Bud Spencer

La storia di due attaccanti, Donnarumma e Lapadula: uno cresciuto a "pane e Ronaldo" l'altro con le magie di Alex Del Piero

Marco Rarità

Nella città “tra i due fiumi” erano come Pulici e Graziani, come Vialli e Mancini, uno Gianni l’altro Pinotto, massacrando il girone B di Lega Pro come Terence Hill e Bud Spencer, solo che adesso uno “sta con gli ippopotami”, i “grandi” del Pescara in questa cadetteria e l’altro con i “quattro dell’Ave Maria”, cercando uno spazio tra i titolari dell’attacco granata. Alfredo e Gianluca, il primo sangue oplontino, il secondo di Torino e juventino con sangue peruviano e innamorato di Alex Del Piero. Il 30 granata, invece, interista cresciuto a “pane e Ronaldo”, da giovanotto si “mangiava” le videocassette con i numeri del fenomeno al Barcellona e a Milano. “Lapa, Lapa, Lapa” cantano i tifosi abruzzesi sulle note della sigla dei Flintstones, perchè Gianluca sta letteralmente spaccando il campionato attirando, ancor di più, le attenzioni dei grandi club della massima serie. Tutt’altra storia quella di Alfredo, spesso in panchina in questo campionato, con le braccia conserte a guardare la porta, come uno studente innamorato che guarda la ragazza che gli piace dall’ultimo banco della classe. Lui che la porta la vede e l’ha vista. Quest’anno tutte a novembre, le cinque reti realizzate, un assist nella prima giornata contro l’Avellino e attualmente neanche mille minuti giocati. Un “terminator” dell’area di rigore in Lega Pro, 23 gol e 8 assist in 39 partite. Fosse solo una questione di numeri il calcio non sarebbe il calcio, un pò come dice Troianiello, è bello perchè è rotondo. Un ciclo perfetto che rivede incrociarsi due amici, due attaccanti, Alfredo e Gianluca, anche questo sarà Salernitana-Pescara.

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