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La Salernitana sciupa un’altra occasione: con il Cosenza i granata non vanno oltre lo 0-0

Dopo la sconfitta subita dal Monza sul campo della Reggina nel match delle 16:00 andato in scena allo Stadio Arechi, la Salernitana avrebbe potuto portarsi in solitaria al secondo posto, ma ancora una volta gli uomini di Castori sono venuti meno nel momento chiave.

Dopo la sconfitta subita dal Monza sul campo della Reggina nel match delle 16:00 andato in scena allo Stadio Arechi, la Salernitana avrebbe potuto portarsi in solitaria al secondo posto, ma ancora una volta gli uomini di Castori sono venuti meno nel momento chiave. Ancora una volta, nella partita che avrebbe potuto essere decisiva nella lotta alla Serie A, i granata non sono riusciti a portarsi a casa il risultato pieno anche a causa di un clamoroso errore sottoporta di Sofian Kiyine che condanna Tutino e compagni all’ennesimo pareggio.

Manca poco per l’aritmetica qualificazione ai playoff

Con lo 0-0 portato a casa contro il Cosenza diventano 10 i risultati utili consecutivi raccolti dalla squadra di Castori, che però continua a soffrire di “pareggite”. Nelle ultime 10 gare sono infatti sette i pareggi e solo tre le vittorie conquistate dalla compagine salernitana che continua quindi a palesare tutte le difficoltà in fase offensiva e in fase di costruzione del gioco. La Salernitana di Castori fa giocare male gli avversari, ma per farlo spreca una quantità di energie fisiche e mentali tale che viene poi a mancare la lucidità in fase di costruzione e di realizzazione. Nonostante l’imbattibilità perduri da 10 giornate, in questo lasso di tempo i granata sono la quinta squadra che ha raccolto più punti nel campionato alle spalle di Empoli, Lecce, Venezia e Reggina. Continuano a mancare i tre punti, che in un campionato equilibrato e incerto come quello di quest’anno faranno la differenza tra la zona promozione diretta e la lotteria dei playoff in cui può succedere davvero di tutto. A 11 giornate dal termine di questo campionato di Serie BKT edizione 2020-2021, la Salernitana si gode però il terzo posto in solitaria e, soprattutto, si gode un vantaggio rassicurante sul nono posto attualmente occupato dal Pisa e che condannerebbe i toscani a seguire la Post Season da casa. Così come accade in Serie A dove l’Inter, al 15 di marzo, secondo le scommesse Serie A di Betway, a quota 1,30, è sempre di più la favorita per la vittoria dello scudetto, così per la vittoria del campionato di Serie B l’Empoli pare ormai lanciatissimo verso il primo posto che garantirebbe l’accesso diretto alla massima serie. I granata da qui a fine campionato dovranno cercare di fare più punti del Monza e, soprattutto, dovranno guardarsi le spalle dalla rimonta di Lecce e Venezia che sono tra le compagini più in forma di tutto il campionato.

Resta da sciogliere il nodo legato alla “questione multiproprietà”

Se 10 anni fa avessimo raccontato di una Salernitana al terzo posto in classifica, a pari punti con la seconda, avremmo probabilmente raccontato di una città in fermento, completamente tappezzata da bandiere granata. Lo Stadio Arechi, gremito in ordine di posto, avrebbe traboccato di passione e amore dei tifosi per i propri colori e in città non si sarebbe parlato d’altro che delle imprese dei ragazzi con indosso la maglia granata. Ciò, invece, non è accaduto e non sta accadendo, e non solo per l’emergenza sanitaria che sta costringendo il calcio a giocare a porte chiuse, ma anche e soprattutto per l’annosa questione legata alla multiproprietà che impedisce ai tifosi granata di sognare. Ciò in quanto, come noto, l’articolo 16-bis del NOIF (Norme Organizzative Interne Federali), al comma 2, vieta a Claudio Lotito di possedere le quote societarie di due compagini militanti nella medesima categoria. O meglio, le citate norme federali avrebbero vietato a Claudio Lotito di ricoprire il ruolo di presidente di Lazio e Salernitana già in Serie B e in Serie C, ma tale disposizione non è stata applicata grazie a una deroga concessa dai vertici federali. Il problema della multiproprietà, però, resta, e si sta ripresentando in tutta la sua forza proprio in queste ore in cui i granata, dopo anni di sofferenza, sono tornati a disputare un campionato di vertice. In caso di promozione Lotito si vedrebbe costretto a vendere la Salernitana e, soprattutto, a venderla a un prezzo ribassato a causa dell’urgenza di chiudere la trattativa al più presto.

In città si continua a esultare e a godere dei successi e degli ottimi risultati ottenuti dalla squadra di Castori, pur nella consapevolezza che “del doman non v’è certezza” e che nel caso in cui il sogno promozione dovesse diventare realtà si aprirebbe un’altra fase piena di incognite. Non resta altro da fare che vedere cosa accadrà nelle 11 gare che mancano da qui al termine del campionato sognando un risultato che manca da Salerno da 23 anni.

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