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La Salernitana e un sogno chiamato Serie A

Sono trascorsi ben 22 anni da quando la Salernitana assaporava il dolce gusto della Serie A. Era la stagione 1998-1999, stagione bella e maledetta allo stesso tempo; bella perché è stata l’ultima occasione per soggiornare nell’Olimpo del calcio italiano, dopo la partecipazione del lontano 1947-1948, maledetta perché è durata troppo poco.

22 anni dopo, tornare in Paradiso è possibile!

Sono trascorsi ben 22 anni da quando la Salernitana assaporava il dolce gusto della Serie A. Era la stagione 1998-1999, stagione bella e maledetta allo stesso tempo; bella perché è stata l’ultima occasione per soggiornare nell’Olimpo del calcio italiano, dopo la partecipazione del lontano 1947-1948, maledetta perché è durata troppo poco. Un solo anno e poi ecco la retrocessione in Serie B, Serie B dove oggi la Salernitana risiede. E forse non risiederà ancora per molto, perché stavolta potrebbe essere la volta buona. Sì perché i granata stanno facendo un campionato importante e se la stanno giocando per salire di categoria con corazzate del calibro di Monza, Empoli, Lecce e Venezia. Non è esagerato affermare che se continuerà così potrebbe addirittura tornare in Serie A passando direttamente dalla porta principale, ovvero evitando gli insidiosi play-off. I risultati ottenuti parlano chiaro: dopo la pesante sconfitta contro la capolista Empoli, la Salernitana ha vinto 3 partite e ne ha pareggiate 7. Non un gran ruolino di marcia si dirà, eppure non aver perso per 10 giornate consecutivamente ha permesso alla squadra allenata da Castori di essere lì dove tutti vorrebbero essere: a giocarsela per un posto in Serie A che manca ai granata da ben 22 anni.

Un bel campionato in sordina

A fari spenti, la Salernitana si sta avvicinando sempre più alla vetta della classifica del torneo cadetto che, una volta raggiunta, le permetterebbe di qualificarsi per la prossima Serie A evitando così gli insidiosi play-off di fine stagione. Okay, sulla carta i granata non saranno i favoriti numero uno per occupare una posizione tanto prestigiosa – le indiziate restano infatti le corazzate Empoli e Monza – ma non è escluso che come si suole dire tra i vari litiganti goda propria la Salernitana, stupendo in questo modo non solo la propria tifoseria ma anche tutto l’universo bet che a inizio anno la dava “solamente” tra le prime otto classificate. Tutto dipenderà dalle prossime difficili gare contro Lecce e Venezia, ma anche da quelle meno proibitive contro Frosinone ed Entella. Superare le big e poi perdere punti per strada contro squadre sulla carta di minor spessore sarebbe un suicidio sportivo, soprattutto ora che la Serie B è entrata nel vivo. Se il sogno Serie A sarà per davvero, lo sarà perché il campionato (in sordina) dei granata è proseguito sulla falsariga del periodo di febbraio-marzo. Durante questo periodo la squadra di Castori ha sorpreso tutti per compattezza e cinismo. Come dimenticare la vittoria sulla Cremonese, che ha dominato l’incontro soprattutto nel secondo tempo eppure è uscita sconfitta grazie al goal di Đurić! In effetti è impossibile dimenticarlo, come è impossibile dimenticare la vittoria della Salernitana contro l’Ascoli maturata al 2° minuto grazie a una prodezza di Tutino, che si è ripetuto poi al 24° minuto. Anche in quella circostanza il cinismo è venuto fuori, perché lo 0 a 2 finale è frutto di grossolane disattenzioni da parte degli ascolani. Ma in fondo a chi importa se alla fine tutto ciò contribuirà a portare la Salernitana nuovamente in Serie A?

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Tutino e Đurić, i calciatori che più di tutti stanno facendo la differenza!

Nel calcio moderno segnare è importante, importantissimo. La Salernitana lo sa bene, e anche se non dispone dell’attacco più prolifico del torneo cadetto (Empoli) può comunque sfoggiare un duo d’attacco che sta facendo la differenza. Tutino e Đurić sono i calciatori che più di tutti stanno trascinando la squadra granata verso la Serie A. Molto probabilmente la Salernitana non arriverà a fine stagione tra il 1° e il 2° posto e dunque sarà “costretta” a partecipare a play-off, ma lo farà con quei due davanti. E se continuano a impressionare come stanno facendo finora potrebbe succedere di tutto. Quando c’è di mezzo il torneo cadetto è sempre così, per non parlare poi della post-season. E con l’espressione “potrebbe succedere di tutto” si intende il fatto che dopo ben 22 anni la Salernitana potrebbe davvero riassaporare il dolce gusto della Serie A. Se così fosse, la speranza è che questa volta possa resistere nel massimo campionato di calcio italiano per più di una stagione.

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