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La prima volta di Sannino..

Quella corsa del tecnico dopo l'ultimo rigore e il carattere trasmesso alla squadra

Marco Rarità

“Met you by surprise, i didn’t realize, that my life would change.. forever” come nel tempo delle mele, qualcuno ci mette la cuffietta quando Terracciano la spinge sul palo e Sannino corre verso il settore indicando la Curva. Sarà che d’estate c’è la luce giusta per innamorarsi presto, che è più il tempo delle percoche nel vino, eppure basta così poco per riaccendere tutto. Come un Ciao Px che alla prima “botta” si dimentica da quanto tempo è fermo e ti fa sentire che è vivo. E bisogna dimenticarsi tanto, già il fatto che quasi non “apparavamo” a centrocampo è abbastanza, che le attenzioni sono proiettate a un campionato non troppo lontano con un organico carente in ogni reparto. E ci siamo dimenticati pure del “Loco” che cambia i piani della Salernitana, ce ne siamo dimenticati perchè quel signore sulla panchina ha fatto il “pazzo”, si è dannato l’anima trasferendo al gruppo forse quello che non ha mai avuto lo scorso anno. E poi, quando si è passati nella inutile competizione di Coppa, ancora legata alle dinamiche degli anni 60′, si è fatto una corsa dai suoi ragazzi e sotto i tifosi. Che il carattere, quello, non lo compri facendogli firmare un triennale più bonus..

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