Quando si parla di storia si parla anche di questo, non ci sono coppe, non ci sono titoli, ma una passione sconfinata nel tempo. Era il 1977 quando gli Ultras Real, quelli che ancor prima erano gli ultras del bar Nettuno, si sciolsero. Da quell’addio nacque tanto altro, nacque il simbolo della pantera disegnata dal maestro D’Alma e nacque un gruppo frutto del sogno di Adolfo Gravagnuolo e di tanti altri giovani ragazzi innamorati pazzi, su quel lato, in alto a sinistra nella curva Nuova.
Cinque anni più tardi quel gruppo divenne una delle cinque punte della stella, quel simbolo con la folgore, la Gsf. Molti di quegli stessi ragazzi si sono incontrati nei giorni scorsi per festeggiare 40 anni di passione con la Salernitana, perchè “Tutto finisce, solo la Curva Sud possiede il dono dell’eternità”. Francesco Ferrigno, Angelo Vassallo, Giovanni Vitiello, Gianluigi Palamone, Antonio D’Alessio, Piero Sapere, Edoardo Vernieri, Ciro Trivisone, Pasquale De Martino, Andrea Criscuolo, Adolfo Gravagnuolo, Mimmo Avella, Dino De Simone, Mario D’Ambrosio, Walter D’Ascoli, Girolamo Barbato, Evaristo Tortora, Oreste Cantillo, Rosario Camaggio, Bartolomeo Ietto, Andrea Ferraiolo, Maurizio Torre .. i Panthers.
La serata è iniziata con il ricordo per Mario Deidda, Peppe D’Amico e Arturo Palumbo , tre componenti che troppo presto ci hanno lasciato. Per loro, per la Salernitana e per tutti batte ancora il cuore dei Panthers.
