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La nuova strada di Lamin

Spirito di sacrificio, goal e prestazione importante per il numero dieci granata: per lui la nuova stagione sarà una rivoluzione

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Corre, dialoga con i compagni, segna e si diverte.  È completamente un altro Jallow quello ammirato contro il Pescara rispetto al calciatore della scorsa stagione. Notevole il lavoro psicologico e tattico che mister Gian Piero Ventura ha effettuato sul giovane talento gambiano durante il ritiro di San Gregorio Magno. Si è notato subito dai primi minuti del match di sabato. Pronti via e il classe 95 subisce un fallo, non viene fischiato dall’arbitro, l’anno scorso avrebbe protestato con veemenza, invece contro gli abbruzzesi si rialza e determinato cerca di recuperare la sfera.

Altro aspetto positivo della  prestazione dell’ex Cesena è stata la voglia di azzerare fin da subito la brutta stagione appena trascorsa (come dichiarato poi a fine primo tempo all’emittente Dazn), attraverso la concentrazione per tutti i novanta minuti e un aiuto costante ai compagni anche in fase di non possesso, ma soprattutto il gambiano ha evitato di intestardirsi con la palla tra i piedi e appena entrato in possesso della sfera ha subito cercato lo scarico al compagno meglio posizionato. Ottima anche l’intesa con il neo collega di reparto Niccolò Giannetti, i due non hanno dato punti di riferimento alla squadra biancoazzurra, svariando per tutto il reparto offensivo. Infine a suggellare una prova convincente sono stati i due goal siglati in due momenti topici dell’incontro. Il primo che ha sbloccato il risultato con deviazione abbastanza evidente del giovane Bettella, mentre il secondo che ha riportato in vantaggio i granata dopo il pareggio momentaneo di Campagnaro.

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In tale circostanza si è dimostrato freddo e glaciale con un preciso diagonale a fil di palo. Tanti dunque i segnali concreti  dati da Jallow durante l’arco dei novanta minuti, soprattutto al suo allenatore, il quale anche nella conferenza stampa pre-gara ne ha elogiato le enormi qualità tecniche e di corsa, dimostrando di credere tanto in lui. Ora sta al numero dieci granata confermarsi nelle prossime gare, per fare il definitivo salto di qualità a livello personale ma soprattutto per garantire una stagione diversa alla sua Salernitana.

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