“Vi prego, non mi chiamate più il Messi di Cipro”, ha sbottato qualche anno fa Grigoris Kastanos, il ragazzo di Nicosia arriva a Salerno per affrontare a 23 anni la sua terza esperienza in A. Lo scorso anno il cipriota tesserato Juventus è stato uno dei punti fermi di Alessandro Nesta nel Frosinone che nonostante un organico importante non ha raggiunto quello che doveva essere l’obiettivo minimo dei playoff. Impiegato quasi sempre come centromediano di sinistra, nel 4-3-2-1 ha giocato anche sulla trequarti (ruolo in cui è cresciuto nelle giovanili della Juventus). Caratteristiche tecniche alte per il cipriota, gran qualità nei passaggi, ad aprile all’Arechi con Grosso in panchina è stato impegnato nel tridente offensivo con Novakovic al centro e Brignola sull’altro versante. Capace di giocate di ottima caratura in fase di impostazione, come la rete siglata ad Empoli nel girone di ritorno, letteralmente nata dai suoi piedi portando a spasso due uomini sulla trequarti e concludendo in aria di rigore. Gioca bene con entrambi i piedi, il difetto più grande la continuità in partita, per lunghi tratti si estranea dal gioco, forse anche per una connotazione tattica ancora non definita, pecca anche in fase di non possesso. Qualità importanti notate da Max Allegri, due anni fa partì addirittura titolare nella Juve a Ferrara. Kastanos giocava nel centrosinistra in un centrocampo a cinque, con Bentancur al centro, Cuadrado l’altro mediano e Cancelo a destra. Sulla sinistra il cipriota, invece, aveva Spinazzola. La prima volta in serie A, invece, a Pescara da gennaio 2017. Esordio con Massimo Oddo, in quella squadra anche Gyomber e Fiorillo. Pronti via, prima gara da titolare a San Siro contro l’Inter. Sarà per Castori un nuovo elemento in mediana con peculiarità diverse dal roster in dote.
