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Il terrore degli spari, il racconto di un salernitano a Parigi

Francesco cenava in un ristorante del XII arrondissement ma non distante dal Bataclan, chiusi e nascosti dentro al locale per oltre trenta minuti

Così, Francesco Raele, salernitano, racconta cosa hanno visto i suoi occhi, la paura e gli istanti di terrore che hanno e stanno turbando il mondo. Ieri sera, al momento degli attentati, Francesco era a Parigi si trovava in un ristorante al XII arrondissement, non distante dal Bataclan nel XI arrondissement della capitale francese. “Ero in vacanza con la mia ragazza a trovare degli amici con l’intenzione di stare fino a domani sera – ha raccontato Francesco, mentre era ancora in Francia pronto per prendere il primo aereo per rientrare in Italia – ora sto rientrando a casa. E’ stata una nottata movimentata. Ci trovavamo in questo ristorante al XII arroindissement quando all’improvviso sono entrate due persone impaurite e hanno detto al proprietario che lì vicino stavano sparando con un Kalashnikov. In quel momento il proprietario ha abbassato le serrande e ci ha detto di stare tranquilli. Dopo trenta minuti abbiamo capito e constatato che quello che stava accadendo continuava e la paura c’era, così abbiamo deciso di andare a casa chiamando un taxi. Abbiamo fatto altre strade per tornare a casa, all’inizio non pensavamo assolutamente a un attentato, più ad una rapina. Poi con i cellulari su internet abbiamo visto di cosa si trattava e abbiamo deciso di andare via. Eravamo in quattro – racconta Francesco – devo dire che il proprietario del ristorante è stato bravo stemperare la tensione. So però che altri ristoratori hanno fatto uscire e cacciato via i clienti per chiudere il locale”.

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