Impresa di Pulizia a Salerno

Il princeps venerandus, Giuliano Imperatore nel pensiero occidentale

Presentazione a Palazzo Sant' Agostino del manuale "Giuliano Imperatore, lettere e discorsi"

Pasquale Petrosino

Sala Bottiglieri,  di Palazzo Sant’Agostino, diviene “foro conviviale di cultura”. L’occasione è la presentazione del libro- manuale “Giuliano Imperatore, lettere e discorsi- il pensiero Occidentale ed. Bompiani, Milano 2022,  a cura della dott.ssa Maria Carmen De Vita. A tessere l’elegante ed altissima presentazione la professoressa Pina Masturzo, che apre al dibattito accademico, con gli ospiti di rilievo,  alla presenza di numeroso pubblico per lo più studenti interessati. L’argomento potrebbe sembrare ostico,  con le sue 1600 pagine affronta una delle figure più singolari della storia. Una di quelle figure che hanno alimentato sentimenti contrapposti di odi e passioni – Flavio Claudio Giuliano, l’imperatore apostata dal cristianesimo. Abile generale e fine letterato, filosofo e “homo religiosus”, egli è stato il princeps venerandus di Ammiano, il “Dragone” e il “Comune Nemico” di Gregorio di Nazianzo; tante le personalità che hanno subìto il suo fascino.  I testi raccolti nel volume – per la prima volta insieme, le Lettere e i Discorsi dell’ultimo dei costantiniani – lasciano emergere la voce dell’imperatore, al di là di tutte le deformazioni cui è stata sottoposta nel corso dei secoli – persecutore della Chiesa, il sognatore nostalgico di un mondo ormai scomparso, il mistico barbuto in perenne conversazione con gli dèi. Dalle missive private ai rescripta alle città, dai panegirici ai pamphlet polemici, alle operette satiriche e agli inni teologici, tutti gli elementi dell’affaire Julien sono presentati al lettore – con l’ausilio di un puntuale commento storico-filosofico aggiornato alla luce degli studi più recenti e con il testo greco a fronte si snoda  un complesso ed  ambiziosissimo progetto di restauratio dell’Impero, concepito dal princeps con un’ampiezza di visione maturata attraverso lo studio della filosofia greca e un pragmatismo politico tutto romano. In una società dominata dalla novità del cristianesimo, Giuliano continua a guardare alla tradizione ellenica in cui legge, cultura e religione sono strettamente associate: esse sole, a suo giudizio, possono assicurare la sopravvivenza eterna di un glorioso patrimonio di civiltà. Un ritorno a quella civiltà a cui dovremmo volgere lo sguardo affinché l’umanità torni a progredire in sentimenti e virtù. Siamo storditi da troppe brutture, il ritorno ai classici e alle figure di riferimento, sono àncore di salvezza per tutti noi e per quella cultura tanto sfregiata e rifiutata.

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