Richiedi la tua pubblicità

Il Gruppo Rainone chiede il dissequestro del Crescent per ripartire

L'impresa pronta a sborsare quasi 6 milioni di euro di oneri di urbanizzazione ma non devono esserci "sigilli" al cantiere per riprendere i lavori

Ora o mai più, così i legali del gruppo Rainone nella mattinata di sabato hanno depositato presso la cancelleria della seconda sezione pensale del Tribunale una nuova richiesta di dissequestro per il Crescent. Lo rivela il Mattino, oggi in edicola, gli avvocato Agostino De Caro e Lorenzo Lentini hanno provato a chiedere l’apertura del cantiere per riprendere i lavori, questo perchè pare si sia raggiunti ad un accordo con l’amministrazione comunale. Il gruppo Rainone e il Comune, infatti, hanno discusso sugli oneri di urbanizzazione da pagare, circa 5 milioni e 900mila euro, l’impresa è disposta a fare questo ulteriore sforzo economico ma solo se venissero tolti i sigilli all’emiciclo di Bofill. Quasi 6 milioni di sborsare per chiedere una nuova autorizzazione urbanistica, in pratica ricominciare con le procedure ma ripartire, una volta e per sempre con i lavori.

No Signal Service

Commenti

I commenti sono disabilitati.