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Iannone chiede le dimissioni di De Luca:” Campania come il Nicaragua”

"Dovrebbe preoccuparsi non di fare ironie ma di cosa potrebbe dire l'esito di questa nuova indagine che lo riguarda"

admin

In merito all’inchiesta della procura di Roma in cui risulta indagato Vincenzo De Luca, governatore della Regione Campania, Antonio Iannone, Presidente Regionale Campania di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, ha dichiarato:

“Solo De Luca aveva bisogno della conferma che Mastursi non fosse Churchill o Cavour, noi tutti eravamo consapevoli che Mastursi fosse solo il suo degno capo segreteria e rappresentante della segreteria regionale del PD.
Il governatore sub iudice della Campania, tuttavia, dovrebbe preoccuparsi non di fare ironie ma di cosa potrebbe dire l’esito di questa nuova indagine che lo riguarda. Lo scenario é inquietante, ci potrebbe essere un magistrato che é stato corrotto con un incarico nella sanità campana dato ad un suo familiare per pronunciarsi favorevolmente su De Luca, roba da paesi centro-sudamericani di un tempo. Alla faccia del rispetto della legalità, della politica a testa alta, del mai più ultimi nella sanità, dei reati linguistici commessi per salvare i territori e gli imprenditori dalle lungaggini burocratiche e dalla palude amministrativa, della capacità di scegliere collaboratori competenti e di specchiata moralità. La storia di De Luca dice che è uno sterminatore di avvisi di garanzia, un ipocrita seriale come dimostrano anche i silenzi delle ultime ore interrotti solo dal puerile comunicato stampa in cui si riferiva che Mastursi si dimetteva da capo della segreteria per poter seguire a pieno l’incarico di partito. Da oggi, dunque, ci aspettiamo di vedere Mastursi a fianco dell’On. Assunta Tartaglione, Segretario Regionale del PD, ad organizzare le liste da presentare alle prossime elezioni Amministrative che riguarderanno molti Comuni della Campania. Tutto questo, naturalmente, con buona pace del rinnovatore della politica italiana, del rottamatore dei vecchi costumi e della corruzione della politica italiana, quel Matteo Renzi che a Roma ha giubilato Marino indagato per l’utilizzo della carta di credito. Ormai tutti hanno capito qual é il cambiamento di cui sono portatori gli uomini del PD a Roma, a Napoli, a Salerno ed in ogni angolo della nostra Nazione. Questi quattro mesi di Governo regionale hanno battuto ogni record di inutilità con un Presidente intento solo a salvarsi dagli effetti della Legge Severino, Assessori Regionali sconosciuti e i cui cognomi sono ancora ignoti anche alla memoria degli addetti ai lavori, Consiglieri Regionali di maggioranza impegnati esclusivamente a fare le ancelle insoddisfatte di un Vicepresidente in attesa del peggio per trasformarsi in Maresciallo d’alloggio. A questo punto sarebbe meglio un guizzo di dignità politica con dimissioni irrevocabili”.

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