Risplendono sotto il sole cocente di luglio i maestosi Templi di Agrigento, dal 1997 vallata protetta dall’UNESCO. La Valle dei Templi si estende per 1300 ettari rappresenta il sito archeologico più grande al mondo, fondato intorno al 581 a.C. e denominato come Akragas. Boom di visitatori in luglio per la vallata più importante del mondo.
Maestosi nel loro silenzio assordante ci ricordano di come possenti hanno dominato e dominano ancora oggi lo scenario culturale di una storia che non può essere dimenticata. Una storia che ci mette davanti ad un passato fatto di splendore, altro che neo melodici e vodka estiva, qui c’è la vita vera , una vita che ci richiama alla grandezza degli dei scesi in terra, per unirsi con le loro creature. Ad accoglierci appena entrati è il tempio dedicato ad Hera Lacinia- Giunone , costruito intorno al V secolo a.C.,incendiato dai cartaginesi nel 406 a.C. In questo tempio venivano celebrate le unioni. Il percorso si articola con vista sul mare in uno scenario unico al mondo. Dopo il tempio di Giunone arriva l’imponente ed intatto tempio della Concordia, chiamato così per via del ritrovamento di una tavoletta che riportava questo nome. Anch’esso costruito intorno al V secolo a.C. è il tempio meglio conservato, per via anche del suo successivo utilizzo come tempio cristiano. Il terzo tempio che si presenta è quello di Eracle-Ercole, il tempio più antico in assoluto è che presenta solo otto colonne . Nel cuore della vallata a dominare sono i resti del tempio di Zeus costruito intorno al 480/479 a.C. Esso è il tempio più grande di tutto l’occidente, le sue rovine ci dimostrano nonostante tutto la sua potenza.in questo tempio abbiamo la presenza dei Telamoni, sculture alte sette metri e mezzo. L’ultimo tempio che si può ammirare nella vallata è quello dei Dioscuri. Un percorso che permette alla mente di ritrovare il suo giusto equilibrio. Un passato che ci rende grandi , grandi nella storia che trova origine all’alba dei secoli e che mischia l’umanità con la divinità . Bisogna ritrovare il senso del nostro appartenere a questa identità storica, dimenticata e completamente messa da parte. Ritornare a godere delle meraviglie artistiche e culturali di un passato che ci ha permesso il futuro. Ammirare i Templi di Agrigento vuol dire mettersi in silenzio contemplativo, un silenzio che diviene meraviglia. Educare oggi più che mai alla bellezza di una storia che appartiene a tutti nessuno escluso, sentirne l’odore percependone le dinamiche , rappresenta la vera sfida culturale