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FOTOGALLERY – Licei salernitani occupati, la protesta continua

Secondo giorno di occupazione nelle tre scuole salernitane: al Da Vinci il preside chiude le porte e lascia fuori i ragazzi riuniti in assemblea - FOTOGALLERY

admin


Continua l’occupazione nei licei Da Vinci, Da Procida e Tasso. C’è un clima di grande entusiasmo e partecipazione tra gli studenti, nonostante i piccoli incidenti di percorso che si verificano di tanto in tanto: è il caso dei ragazzi del Da Vinci, che sono rimasti chiusi fuori dall’edificio scolastico dalla preside proprio mentre essi erano riuniti in assemblea. Le cose stanno andando diversamente al Da Procida e al Tasso: il corpo studentesco del plesso scolastico di Via Gaetano De Falco è stato infatti coinvolto durante la mattinata di ieri con corsi di vario tipo, con argomenti che spaziavano dall’attualità alla storia, dalla musica al teatro, dalle scienze alle materie umanistiche, per poi riunirsi in assemblea generale, durante la quale sono state ribadite le finalità e la gestione dell’occupazione stessa. Nel pomeriggio, invece, dopo aver pranzato, gli studenti hanno prima ripulito l’intero istituto, poi si sono concessi dei momenti di svago. La giornata è stata infine chiusa da un ultimo incontro mirato all’organizzazione delle prossime giornate della protesta. Anche per quanto riguarda il Tasso tutto si sta svolgendo nell’armonia generale: nella giornata di Sabato, è stato infatti organizzato il Tasso Sports Day, durante il quale sono state messe in atto attività sportive di carattere generale attraverso le attrezzature a disposizione del liceo di Piazza San Francesco e sono stati organizzzati tornei di pallacanestro, pallavolo, ping pong e calcio balilla. Altri studenti, invece, hanno preferito mettersi all’opera in maniera più concreta ripulendo alcuni ambienti della scuola ormai da diverso tempo in condizioni pietose: è il caso del cortile interno dell’istituto, inagibile da più di tre anni a causa del progressivo ammaloramento degli intonaci dovuto al tempo e alle intemperie, che è stato ripulito dai sedimenti, dalle foglie cadute e dalle erbacce. Con questo atto, gli studenti hanno formalmente inserito nelle vertenze della loro occupazione il tema dell’edilizia scolastica, riconoscendo alla Provincia gli interventi che verranno portati a termine nonostante le difficoltà economiche (è stato infatti assegnato l’appalto per i lavori nel cortile interno). Tuttavia, secondo l’opinione della componente studentesca della storica istituzione salernitana, tutto ciò è insufficiente: sul banco degli imputati salgono quindi gli Enti locali competenti in materia di edilizia scolastica, colpevoli, secondo i ragazzi del Tasso, non solo di aver dato rara prova di senso civico e dimostrato di avere cura del bene pubblico, ma anche di non aver dato una risposta alle domande fatte loro negli anni precedenti. Risposta che gli stessi studenti si sono dati da soli, cercando di riprendersi il decoro del loro cortile per quello che potevano. Parole, queste, che ravvivano la fiamma di una protesta che con ogni probabilità andrà avanti anche dopo che i licei in questione verranno sgomberati.

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