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FOTO-Scamorza e ricotta prodotta e venduta in Canada ma con marchio Salerno

Fotogallery- Pomodoro san Marzano, mozzarella, scamorza e olio extravergine di oliva sono i prodotti più contraffatti presenti a Napoli durante la manifestazione di Coldiretti, la provincia di Salerno è la più penalizzata

admin


Pomodoro san Marzano, mozzarella, scamorza e olio extravergine di oliva: nella top ten dei prodotti più contraffatti presentati a Napoli per la manifestazione Coldiretti a difesa del made in Italy, la provincia di Salerno risulta essere la più penalizzata. Il presidente nazionale Roberto Moncalvo e il presidente di Coldiretti Salerno, Vittorio Sangiorgio, hanno presentato per la prima volta pubblicamente a Napoli la confezione di mini “San Marzano Tomatoes” prodotti in Spagna e ritrovata in uno dei più grandi supermercati inglesi. Il caso di inganno è stato rappresentato anche al Governatore della Regione Campania Vincenzo de Luca. Il San Marzano tarocco è venduto a grappolo in confezioni da 270 grammi con etichetta TESCO finest con la scritta “molto profumato con una ricca polpa soda rinomato come il perfetto pomodoro da sugo”.
Una produzione di nicchia quella del San Marzano – circa 100mila quintali di prodotto fresco, con un potenziale produttivo di un milione di quintali – prodotto in 41 comuni tra le provincie di Salerno e Napoli, che è diventata la bandiera di una battaglia a difesa del made in Italy: “Sollecitiamo il cambio del disciplinare per allargare la Dop al San Marzano fresco – ha spiegato il presidente di Coldiretti Salerno, Vittorio Sangiorgio – e l’inserimento del prodotto nell’elenco di Dop e Igp Italiane che otterranno il riconoscimento della denominazione negli Usa per effetto del Ttip. Lo sfruttamento dell’immagine del pomodoro San Marzano nel mondo penalizza i nostri produttori e rappresenta la punta dell’iceberg di un paniere di prodotti salernitani e campani taroccati che vengono venduti all’estero in barba a tutti i disciplinari di tutela”.
E mentre crescono le importazioni di concentrato di pomodoro dalla Cina con un crescendo di navi che sbarcano fusti di oltre 200 chili di peso con concentrato di pomodoro da rilavorare e confezionare come italiano poiché nei contenitori al dettaglio è obbligatorio indicare solo il luogo di confezionamento, ma non quello di coltivazione del pomodoro, Coldiretti registra anche un aumento di arrivi di olio di oliva dalla Tunisia (+279%) e di formaggi per la trasformazione industriale ( +17,2%). Rinvenute anche confezioni di scamorza e ricotta salata a marchio “Salerno” prodotte e vendute in Canada, mozzarelle prodotte in Sudafrica e Russia e un kit per la pizza made in Usa. Preoccupano anche i prodotti contaminati che rappresentano un attacco all’ortofrutta campano. I broccoli cinesi risultano contaminati al 95%, il basilico indiani irregolari al 60%, le fragole dall’Egitto all’11%.

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