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FOTO-Ciccio Artistico: “A Salerno si suda la maglia e si sputa sangue”

L'ex attaccante granata in una lunga intervista ricorda la sua importante esperienza con la maglia granata

Salerno non potrà mai dimenticare uno dei calciatori più influenti nella recente storia della bersagliera, perché nella stagione 1997/1998 la Salernitana conquistò una storica promozione in serie A anche grazie ad Edoardo Artistico. In coppia con il Golden Boy Marco Di Vaio mise a segno ben 12 reti portando la Salernitana nell’Olimpo del calcio italiano. L’attaccante originario di Roma esordì tra i professionisti proprio con la maglia gialloblù del Frosinone nel lontano 1988/89. E in quell’anno una delle sue prime reti la segnò allo stadio ‘Vestuti‘ contro una Salernitana che aveva in Agostino Di Bartolomei l’elemento di punta: “Ricordo quel gol, il portiere fece una respinta dopo un tiro ed io mi avventai segnando di testa; poi Di Bartolomei ribaltò il risultato con un gol al novantesimo”.
Artistico poi ha anche giocato nella squadra che sarà la prossima avversaria dei granata: “Vicenza è stata la terza esperienza nel calcio professionistico. Ero molto giovane, la piazza vicentina ai tempi era molto importante in un campionato di C1 forte; mi ricordo c’era una Presidente benestante che fece una squadra per vincere il campionato. Il primo anno feci 9 gol ed 10 il secondo, fu un’esperienza molto importante per me in una città che vive di calcio e poi furono i primi anni in cui venivo pagato.”
L’ex punta poi arrivò a Salerno qualche anno dopo: “L’esperienza di Salerno mi ha fatto diventare maturo. All’inizio quando arrivai nel 1996 non ero nessuno, venivo dal Perugia in Serie A, non giocavo tantissimo, ebbi delle difficoltà nel raggiungere la forma fisica migliore, poi con Mister Varrella ci furono dei problemi personali; ma con lui abbiamo avuto la forza di raggiungere l’obiettivo salvezza che stava diventando difficile. Il secondo anno con l’arrivo di Delio Rossi sapevo che sarebbe stato importante già dal ritiro. Infatti tirava una bella aria nello spogliatoio, eravamo tutti uniti per un progetto unico; poi domenica dopo domenica quel sogno stava diventando realtà e tutti insieme abbiamo coronato questa bella promozione con la città che era letteralmente impazzita.” L’anno successivo però Artistico non rimase a Salerno, ma fece una scelta per la sua carriera andando a Torino: “Avevo solo un anno di contratto a Salerno e decisi di andare a Torino per il progetto che c’era, la prospettiva che potevo vincere un campionato. Nella mia carriera ho sempre preferito andare via quando si era raggiunto l’obiettivo prefissato, a Salerno in quel momento fu così e andai a Torino dove ho vinto 2 campionato di B facendo la scelta migliore”.
La Salernitana nelle ultime settimane è in evidente difficoltà di risultati, non riesce a dare continuità alle prestazioni positive, Ciccio Artistico crede che l’unica medicina sia: “Bisogna dare sempre il cento percento in allenamento, nel calcio come ti alleni durante la settimana così giochi la domenica poi, se lo si fa bene si hanno più possibilità. In una piazza come Salerno è vero che non è facile, ma il consiglio che darei a un calciatore che vuole fare calcio ad alti livelli è quello di giocare con la Salernitana. Il motivo è semplice: perchè li si impara il rispetto per una tifoseria che non ti abbandona mai e vincere all’Arechi è una delle cose più belle di questo sport; aldilà della qualità che può avere un calciatore, quella esperienza forma caratterialmente, si deve sempre onorare la maglia e sputare il sangue in campo, così la città capirà e ti rispetterà per sempre.”

L’ex attaccante granata giudica il reparto offensivo di Torrente molto valido, specialmente Gabionetta: “Gabio l’ho visto giocare più degli altri quest’anno, lui può fare la differenza, era partito bene ma ora sta avendo difficoltà, Purtroppo se non ci sono palle giocabili e pulite è difficile. Personalmente mi piace Eusepi, in Lega Pro faceva differenza, pur non stando molto vicino alla porta è uno che la vede, non si risparmia mai; come carattere durante la partita mi ricorda un po’ me stesso”.

Edoardo Artistico durante i suoi due anni a Salerno ha realizzato 18 gol: “Il più bello è quello della trasferta ad Andria contro la Fidelis, fu una bella rovesciata e con quel punto per superammo il record dei tempi di punti fatti in Serie B. Quello più importante? Il primo a Castel di Sangro, non per la bellezza, ma perché all’inizio con Rossi ho faticato ad entrare negli schemi, arrivavo un po’ più tardi sulle palle e non mi sentivo coi tempi giusti; invece con la doppietta li e poi quella col pescara ho guadagnato morale e fiducia per il prosieguo del campionato”.
Vincenzo Torrente come Delio Rossi adopera il 4-3-3, modulo che per Artistico: “Non è facile giocarci, bisogna avere giocatori adatti, grande forza degli esterni d’attacco che danno i tempi e le giocate per entrare in area, in difesa sempre accorto ed a centrocampo ci vuole uno che detta i tempi. Bisogna sacrificarsi molto. Secondo me, però, con i giocatori che ha la Salernitana il modulo adatto non è il 4-3-3; Gabionetta esterno ti fa solo la fase offensiva, io lo metterei dietro la punta per giocare più palloni e prendere delle punizioni che oramai nel calcio moderno le partite si decidono anche così. Nel 4-3-3 ci vuole gente che ha gamba, altrimenti non si può fare molto, soprattutto gli esterni fanno un gran lavoro insieme ai centrocampisti, infatti in mezzo ci si ritrova sempre con un uomo in meno”.
Attualmente Ciccio Artistico dopo essersi ritirato nel 2006 è ancora attivo nel mondo del calcio: “Faccio l’osservatore a Frosinone e mi occupo del settore giovanile nella zona di Roma, vado a vedere molte partite di ragazzi che vanno dal ‘99 fino al 2003, li segnalo alle squadre e fanno i provini”
Infine l’ex punta granata vuole lasciare un saluto ai tifosi di Salerno: “Per me è stata un’esperienza bellissima aldilà del fattore calcistico, sento che li come uomo sono diventato grande, mi hanno dato rispetto e gliene ho dato altrettanto e quando torno ricevo solo applausi, rimangono dentro come dei bellissimi ricordi”.

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