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Fonderie Pisano, Nicola Provenza (m5s): “Rendere pubblici dati su salute della popolazione”

“Abbiamo il dovere di dare seguito ad una battaglia politica per la salute, per i diritti, per la trasparenza, per il giusto riconoscimento di chi ha lottato per ottenere la verità, per la politica alta, quella votata all’esclusivo interesse dei cittadini e non all’esercizio del potere fine a se stesso. In questo momento storico va ulteriormente ribadito il concetto che non ci può essere economia senza salute”.

“L’impatto sull’ambiente e sulla salute della popolazione, connessi alle attività della Fonderie Pisano, merita approfondimento, trasparenza e tempestività. Argomento che ho affrontato anche ieri, con una interpellanza urgente al Ministero della Salute, in merito alla pubblicazione dei dati epidemiologici relativi allo studio denominato Spes-Valle dell’Irno sulla popolazione residente nella zona Salerno nord, dove insiste lo stabilimento”. Lo dichiara Nicola Provenza, deputato del Movimento 5 Stelle, durante la sua interpellanza urgente che si è tenuta ieri a Montecitorio.

“I risultati definitivi sono stati sì consegnati alla Regione Campania dall’Istituto zooprofilattico, ma, purtroppo non sono stati resi pubblici, nonostante il Tar ne abbia già imposto la pubblicazione.
Dalle informazioni rese note oggi dal ministero della Salute, in risposta all’interpellanza di cui sono primo firmatario, e che fanno riferimento alla data del 25 febbraio scorso, nella quale l’Istituto Superiore di Sanità ha provveduto ad illustrare il disegno dello studio messo a punto sulla base dei dati disponibili presso il proprio Servizio tecnico-scientifico di Statistica, è evidente che ci troviamo davanti ad un grave problema di salute pubblica.

Il nostro compito è di tutelare queste comunità e impedire che le istituzioni locali, da presidio di legalità si trasformino in un ostacolo al diritto dei cittadini a conoscere le reali condizioni di salute che interessano il territorio. Per questo siamo confortati dal fatto che il Ministero abbia mostrato massima attenzione sul tema, prendendosi carico della problematica ed impegnandosi ad assumere ulteriori iniziative finalizzate al prosieguo del monitoraggio epidemiologico anche mediante il coinvolgimento delle autorità sanitarie locali. Pertanto emerge l’assoluta urgenza della pubblicazione dei dati finali dello Studio Spes-Valle dell’Irno”.

“Purtroppo – continua Provenza – nella risposta all’interpellanza urgente si afferma che tra i tumori che annoverano tra i fattori di rischio esposizioni a contaminanti potenzialmente rilasciati da impianti quali la Fonderia, si segnala una particolare attenzione e necessità di ulteriori approfondimenti per le malattie in eccesso nei singoli Comuni e, in particolare, per gli eccessi di tumore alla vescica riscontrati tra gli uomini – sia di Baronissi, sia di Pellezzano- e gli eccessi rilevati nella popolazione femminile del tumore al rene a Pellezzano e del tumore del polmone a Baronissi. Inoltre, meritano particolare attenzione gli eccessi di mortalità e i ricoveri per tumore alla mammella delle donne di Pellezzano, non solo per la loro possibile associazione a contaminanti ambientali, ma anche per la necessità di implementare idonei sistemi di prevenzione , quali gli screening oncologici. Si segnalano, infine, gli eccessi dei deceduti per mesotelioma pleurico a Pellezzano e dei ricoverati per asbestosi del Comune di Salerno, data l’associazione di queste patologie con l’esposizione all’amianto. Alla luce di tali risultati, secondo l’Istituto Superiore di Sanità questa prima indagine epidemiologica ha consentito di individuare alcune criticità nel profilo di salute delle popolazioni dei Comuni oggetto dell’analisi, che necessitano di ulteriori approfondimenti”, precisa Provenza.

“Dinanzi a una situazione di concreto pericolo per la tutela della salute pubblica di cittadini e lavoratori, le istituzioni locali non possono rimanere silenti ed abbandonare una comunità che si è vista affiancare in maniera tenace e costante, purtroppo, soltanto da liberi cittadini, comitati e soprattutto dall’associazione “Salute e Vita”. La massima istituzione regionale aveva il ruolo e l’opportunità di incidere su questa realtà ed ha invece disatteso le aspettative legittime di una intera comunità, andando incontro ad un vero fallimento politico, considerando i tempi più cha abbondanti avuti a disposizione per affrontare in maniera risoluta questa tematica”, sottolinea ancora il deputato salernitano del Movimento 5 Stelle.

“Abbiamo il dovere di dare seguito ad una battaglia politica per la salute, per i diritti, per la trasparenza, per il giusto riconoscimento di chi ha lottato per ottenere la verità, per la politica alta, quella votata all’esclusivo interesse dei cittadini e non all’esercizio del potere fine a se stesso. In questo momento storico va ulteriormente ribadito il concetto che non ci può essere economia senza salute”.

Nel concludere il suo intervento, il parlamentare salernitano ha preannunciato che richiederà un incontro con i sindaci di Salerno, Baronissi e Pellezzano, con l’associazione Salute e Vita e con i cittadini che in questi anni hanno sofferto e subito terribilmente questa situazione. “Dobbiamo, ancor più in questo momento, offrire ai cittadini sostegno, attenzione e tutela. Il mio impegno politico-istituzionale sul tema della salute pubblica non si ferma”.

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