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Fabiani a radio Mpa: “Nessun movimento di mercato in entrata”

Il direttore sportivo al programma "No Look": "Polemiche? Destabilizzanti. Rovinano gli equilibri"

admin

Angelo Fabiani, è intervenuto ai microfoni del programma radiofonico “No look- Il calcio che senti”, passando tra i vari argomenti e sulle problematiche che affliggono la società granata, ma soprattutto sull’emergenza nel reparto difensivo che si traduce in preoccupazione tra i tifosi. C’è chi lo vuole via da Salerno, ma “una rondine non fa primavera” come sottolinea quest’ultimo. “Proteste come questa sono destabilizzanti per la squadra. Se vado via io cosa cambia? Si cambia registro, ma l’attaccamento alla maglia e l’amore per la squadra sono tutto ciò che conta. C’è una parte che si diverte a creare delle spaccature, ma la maggiorparte dei tifosi dimostra ben altro”. Si difende così quindi il ds granata, rispondendo a quell’ imperativo “Fabiani vattene” di uno striscione apparso all’alba di Salernitana-Cesena. La partita con il Cesena non ha deluso dal punto di vista della prestazione, come sottolinea lo stesso direttore sportivo, ma è stata complice dell’infortunio a Schiavi, pedina importante per la rosa: “Il risultato sabato ci ha condannato, ma la partita ha visto una buona prestazione. Ho sentito Schiavi ed è molto abbattuto. Purtroppo quest’anno i difensori centrali hanno avuto tutti infortuni pesanti e questo ci pone in difficoltà. Ci rimangono Lanzaro ed Empereur, che non è al massimo. Mercato? Parlarne ora non è possibile, allo stato attuale non è consentito fare movimenti in entrata, non è facile” dichiara il ds. Alla domanda se il centrocampo, reparto così “over” può reggere tutto il campionato, ha risposto così: “Si sta cercando il pelo nell’uovo, noi abbiamo Nalini che sta rientrando che può fare la mezz’ala, come Moro che può fare centrale come Pestrin, Sciaudone e Bovo che sono mezz’ala. La squadra non è arrivata corta a livello di centrocampisti, sta arrivando corta in difesa ma non si può prevedere l’infortunio, purtroppo ci sono stagioni che girano male, e qui in fatto di difensori non gira bene”. Non manca di commentare il reparto offensivo e i suoi “segni della croce”: “Quando prendo un giocatore mi faccio il segno della croce. Oggi si rimpiange Calil, troppo semplice. Vorrei dire a chi lo rimpiange che comunque è stato sostituito da Eusepi e Donnarumma (più goal di Calil l’anno scorso) e Coda e abbiamo lo stesso Gabionetta che è capocannoniere. Bisognerebbe guardare in un sistema di gioco, le difficoltà e le personalità, bisogna aspettare e rispettare i momenti no”. Fabiani non ha da rimproverare i giocatori, che nonostante i risultati non favorevole, hanno sempre dimostrato impegno e spirito di combattimento per conquistare l’obiettivo: “Eccezione per la partita contro il Crotone, in tutte le altre gare si è visto lo spirito battagliero, non rimprovero nulla a questi ragazzi e punirli ora non sarebbe giusto, non lo meritano. Domani è una partita durissima, il Lanciano in casa ha un ritmo infernale, data l’esperienza nel campionato cadetto. Mi aspetto di confermare la voglia di andare in campo e cercare di portare a casa un buon risultato. L’importante è conservare l’integrità, la voglia e la passione per questa maglia”. Poi conclude con una valutazione di sè, ma soprattutto del lavoro che la società svolge con impegno e dedizione, al contrario di chi “con polemiche senza senso, vuole rompere gli equilibri”: “Noi preferiremmo ricevere critiche costruttive, quelle sono ben accette, ne prenderei atto. L’attaccamento alla maglia e l’amore sono ben altro, ma queste cose ci scivolano addosso perché sappiamo che stiamo facendo il nostro dovere senza rimproverarci nulla, con la serietà che ci appartiene. Il sottoscritto non è uno scienziato del mondo del calcio, ma vincere due campionati a Salerno non è stato semplice. Ora c’è un momento di difficoltà e spero che passi questa negatività. Il nostro compito è quello di non farci risucchiare da chi pensa di destabilizzare il nostro lavoro”.

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