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“Eroi al ribasso, passata l’epidemia gabbati gli operatori sanitari”

Il sindacalista Cisl Pietro Antonacchio: "La proposta arrivata oggi è l’ennesima beffa che offende chi si è speso per il Paese"

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L’esperienza di oggi dimostra che in Regione Campania c’è un virus, quello dell’annuncite. E il Dipartimento regionale della Salute sembra essere il ‘paziente zero’. Sul tema della premialità prevista per tutti gli operatori sanitari agli operatori sanitari sono arrivati solo annunci, solo promesse. E la proposta arrivata oggi è l’ennesima beffa che offende chi si è speso per il Paese. La risposta della Cisl sarà durissima in tutte le sedi istituzionali e con tutti gli strumenti disponibili”.

E’ questa la denuncia di Doriana Buonavita Segretario Generale Cisl Campania, Lorenzo Medici, Segretario Regionale Cisl Fp, Lino Pietropaolo Segretario Regionale Cisl Medici e Luca Barillà Segretario Regionale Cisl Felsa al termine dell’incontro in videoconferenza con la Regione Campania nel corso del quale si è discusso il contributo di premialità da assegnare agli operatori sanitari impegnati nell’emergenza Covid19.

“La maggior parte del personale è stato escluso dal ricevere una premialità dignitosa. Il Dipartimento Regionale della Salute ha condotto malissimo la trattativa, senza risorse certe ed esigibili. È indecente quanto proposto, il rischio era ed è elevato per tutti i professionisti. Ogni giorno sono entrati negli ospedali consapevoli della pericolosità del virus che si è insediato anche nei reparti che si pensava fossero al sicuro. A questi operatori sanitari alla fine la Regione Campania vuol dare 70 euro al netto degli oneri fiscali – prosegue la Cisl – Noi non vogliamo essere complici di un elemosina. Siamo convinti che nella seconda fascia sarebbero dovuti rientrare almeno altri 20 mila operatori ospedalieri che invece sono stati ‘conteggiati’ nell’ultima fascia”.

“La Regione Campania trovasse le risorse necessarie come hanno fatto tutte le altre Regioni anche quelle in piano di rientro. Soprattutto perché chi non ha effettuato tutti i turni del periodo Covid-19 rischia di percepire ancor meno. La Regione Campania oltre ad accumulare un ritardo vergognoso, ponendo la Campania ancora una volta agli ultimi posti nella classifica ‘dell’efficienza’ mostra il totale disprezzo verso migliaia di professionisti che hanno rischiato e rischiano la vita. Ringraziati a parole e bistrattati nei fatti”. Ecco la proposta ‘indecente’ della Regione Campania che si divide in tre fasce:

FASCIA A RISCHIO elevato B medio C basso

COMPENSO LORDO

FASCIA A: per 8 mila addetti 1100 euro lordi per almeno 20 turni ovvero in misura proporzionale pari a 55 Euro per ogni giornata di presenza.

FASCIA B: per 2.500 mila addetti 600 euro lordi per almeno 20 turni ovvero in misura proporzionale pari a 30 Euro per ogni giornata di presenza.

FASCIA C: per 2 9 mila addetti 200 euro lorde per almeno 20 turni ovvero in misura proporzionale pari a 10 Euro per ogni giornata di presenza

FASCIA A: Unità Operative con posti letto esclusivamente dedicati ai pazienti Covid-19, Terapie Intensive, Rianimazioni con posti letto esclusivamente dedicati ai pazienti Covid-19, Pronto Soccorso OBI nei Dea I e II livello e Presidi Ospedalieri di base, Trasporti sanitari/trasporti pazienti 118, Laboratori rete Covid-19, Dialisi rete Covid-19, Radiodiagnostica rete Covid-19, Servizi diagnostici terapeutici per percorso Covid-19, Camere operatorie e aree sub intensiva dedicate pazienti Covid-19

FASCIA B: Servizio Igiene pubblica e attività territoriale Covid, Camere mortuarie in ospedali con aree Covid, UOSM, SPDC, SERT e Assistenza domiciliare

FASCIA C: Altre unità operative e servizi ospedalieri non ricompresi nelle precedenti Fasce, Personale non rientrante nelle precedenti aree.

“Difficilmente la CISL ad ogni livello di rappresentanza firmerà tale ipotesi – conclude Pietro Antonacchio  Segretario Generale della Funzione Pubblica di Salerno – poiché saremmo in tal caso conniventi con quanti ritengono di continuare a mortificare tutti gli addetti della sanità, già umiliati nel quotidiano da salari inferiori rispetto a quelli degli analoghi professionisti di tutto il mondo. Passato il pericolo, gabbati tutti gli addetti sanitari.

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