Weekend di lavoro quello appena trascorso per le guardie dell’Enpa di Salerno, le quali, anche a causa del debole passo migratorio ed il consequenziale esiguo numero di cacciatori, hanno preferito dedicarsi ad altre segnalazioni. Sabato mattina, infatti, durante il controllo effettuato in prossimità della foce del Sele, sono stati georeferenziati e segnalati numerosi depositi incontrollati di rifiuti. Sempre sulle sponde del fiume è stato identificato un uomo che aveva appena pescato del novellame e giovani esemplari di Anguilla, che, stando a quanto sottolineato dalla Protezione Animali, non può essere pescata nè detenuta, dal momento che la popolazione staa subendo un drastico calo dovuto alla pesca eccessiva e della mancanza di scivoli lungo i bacini e i corsi d’acqua. A seguito dell’individuazione del soggetto, l’ittiofauna è stata liberata sul posto. Nella giornata di Domenica invece, diverse sanzioni sono state comminate ad alcuni cacciatori per fauna abbattuta e non segnata, insieme a mancate prescrizioni sul tesserino venatorio. Purtroppo però, due soggetti che stavano per essere avvicinati dalle guardie, colti mentre abbattevano Allodole mediante l’utilizzo di un richiamo elettroacustico vietato, alla loro vista si sono dileguati dalla scena, lasciando indietro decine di bossoli e diversi esemplari di Allodola abbattuti. Prima del rientro, inoltre, è stato consegnato un esemplare di Trachemys scripta scripta (le comuni tartarughe d’acqua dolce), comprata da piccola in una fiera e poi cresciuta fino a riempire il piccolo acquario in cui era stata collocata presso una struttura idonea. Questa specie non può, tuttavia, essere liberata in uno dei nostri corsi d’acqua poichè potrebbe entrare in competizione con la fauna minore, e di consequenza, essendo più aggressiva della nostra Emys orbicularis, finirebbe per ridurne il numero consistemente.
