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Eboli, “I tramonti letterari del Gattapone” ospita la scrittrice Piera Carlomagno

Lunedì 15 alle ore 19 il primo dei quattro appuntamenti della rassegna letteraria organizzata nell'ambito de "Il Maggio dei Libri 2023"

Alfonso Maria Tartarone

Al via “I tramonti letterari del Gattapone”. La rassegna letteraria aprirà il sipario lunedì 15 alle ore 19:00, nell’ambito del “Il Maggio dei Libri 2023” voluto dal Comune di Eboli. L’evento è organizzato dal Gattapone di Francesca Spera e dall’associazione Migr-Azione. Il Consigliere del direttivo nazionale, Raffaele Agresti, si è occupato anche della selezione degli autori. La manifestazione si avvale della collaborazione della Pro Loco di Eboli ed il Forum dei giovani. Ospiti della quattro serata in programma saranno Piera Carlomagno, con il libro “Il taglio freddo della luna” edito da Solferino editore (15 maggio), Raffaele Messina, con il libro “Artemisia e i colori delle stelle” edito da Colonnese editore (22 maggio), Stefania Gugliotto, con il libro “I racconti dell’uomo” edito da Ebs Print (28 maggio) e Letizia Vicidomini, con il libro Dammi la vita edito da Ugo Mursia editore (29 maggio). Ad aprire la rassegna la scrittrice Piera Carlomagno, la giornalista Raffaella Iannece Bonora, il sindaco di Eboli Mario Conte, la professoressa Pina Masturzo e l’attore Raffaele Sansone.

IL LIBRO
Gli ultimi istanti di quiete, l’ultimo lampo di spensieratezza: è l’inizio del pranzo di fine estate che Marina Pietrofesa Cortese, matriarca ottantenne, ha imbandito per la famiglia, in uno degli eleganti lidi della costa ionica lucana. Certo è strano che Wlady, nipote prediletto di Marina, non sia
arrivato, ma la sua assenza è solo un’increspatura nell’atmosfera dorata che avvolge quella famiglia di antichi latifondisti. Ben diversa la giornata di Viola Guarino, chiamata ad analizzare una scena
del crimine che sembra una quinta teatrale: il professor Vittorio Ambroselli ucciso come Marat nella vasca da bagno della sua casa ricca di opere d’arte. Uno come Ambroselli, riflettono gli inquirenti, tra cui l’affascinante sostituto procuratore Loris Ferrara, poteva avere molti nemici: era il fisico della Fossa Irreversibile in cui, a pochi chilometri da lì, negli anni Cinquanta, erano state nascoste le scorie nucleari americane. E quando viene a galla la relazione di sua figlia diciassettenne, Ginevra, con il giovane Wlady – la cui assenza comincia ad assumere i contorni di una scomparsa – i due casi appaiono inequivocabilmente collegati. La soluzione si trova solo nel presente o in un passato che, come le scorie nucleari, è sepolto nelle profondità della colpa? L’ultima estate dell’innocenza: un evento, un’esperienza, un topos che per i protagonisti di questa storia torna e si ripete come una maledizione. Piera Carlomagno tesse in questo nuovo noir una magistrale trama di ombre in cui stavolta
anche l’indomita Viola Guarino, anatomopatologa e un po’ strega, faticherà a non restare invischiata.

L’AUTRICE
Piera Carlomagno è giornalista professionista e scrive sul “Mattino”; con il romanzo “Una favolosa estate di morte”, edito da Rizzoli, ha vinto il premio Romiti di «Ombre», sezione Emergenti, al Caffeina Festival di Viterbo. È direttrice artistica del SalerNoir Festival, che nell’estate del
2022 è giunto all’ottava edizione. È laureata in cinese e ha tradotto un’opera teatrale del premio Nobel Gao Xingjian. Con Solferino ha pubblicato “Nero lucano” (2021).

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