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Eboli, il sindaco Cariello sollecita la rimozione delle ecoballe da Coda di Volpe

Il primo cittadino interpella il presidente della Commissione Speciale per la Terra dei Fuochi e il governatore della Campania

admin

Eliminare le tonnellate di ecoballe rimanenti che giacciono ancora nel depuratore di Coda di Volpe. Il sindaco Cariello lancia un appello al presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, e al presidente della Commissione Speciale per la Terra dei Fuochi, Gianpiero Zinzi, affinché si facciano carico urgentemente dell’emergenza che da anni incide sull’assetto eco-ambientale della Piana del Sele. In un incontro con il presidente dell’Asis, Nello Fiore, il primo cittadino di Eboli ha sollecitato la società affinché vengano espletate le procedure per l’avvio dei lavori di realizzazione del depuratore di Coda di Volpe in attesa che si proceda, attraverso la società Ecoambiente e l’interessamento della Regione, alla rimozione delle ecoballe stoccate in quel sito dal 2008. “La Provincia, ma anche la Regione, devono intervenire immediatamente sui tempi e le modalità dello svuotamento delle vasche dai rifiuti -spiega il sindaco Cariello-. Lo scorso 25 maggio era stato emesso il bando da parte di Ecoambiente per la rimozione delle tonnellate di immondizia rimanenti, gara che si é chiusa il 25 luglio. Chiediamo di sapere se sono state aperte le buste e valutate le offerte. Un passaggio indispensabile, perché dall’assegnazione dei lavori il bando prevede un lasso di tempo di 20 giorni alla società incaricata per selezionare i rifiuti e indirizzarli verso il recupero o l’inceneritore. Solo dopo questo passaggio saremo in grado, con l’Asis, di avviare la procedura per realizzare il depuratore di Coda di Volpe che andrebbe a completare il quadro della depurazione con i collettori fognari di Cioffi e Corno d’Oro. Lo dobbiamo alla popolazione residente e ai tanti operatori del comparto agricolo che da anni stanno subendo la presenza delle ecoballe che rischiano di incidere negativamente sull’immagine delle nostre produzioni”.

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