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Duttilità e qualità: Dziczek si è preso il centrocampo granata

Nell'ultimo mese e più il talento polacco è stato uno dei più utilizzati dal tecnico ligure

admin

Da un mese e mezzo si è conquistato il posto da titolare nella zona nevralgica del campo, dopo aver passato i primi mesi iniziali a conoscere il campionato cadetto e gli schemi del tecnico ligure. Il calciatore a cui facciamo riferimento è Patrick Dziczek, il quale è stato sfortunatamente frenato anche da un infortunio ad inizio a novembre, proprio quando doveva esordire dal primo minuto con la casacca granata. Da quando ha debuttato con la Salernitana lo scorso dicembre a Cittadella, precisamente nel secondo tempo ha fatto subito intravedere un buon potenziale tecnico con caratteristiche diverse rispetto ai centrocampisti presenti nella rosa granata. Qualità tecniche e di palleggio che il talentino polacco ha poi confermato nel match seguente in casa contro il Crotone, quando Gian Piero Ventura decise di mandarlo in campo dal primo minuto. Due dei tre goal firmati dai granata quella sera partirono proprio dai piedi del giovane centrocampista under 21. Con il passare delle settimane e dei giorni il playmaker granata ha acquisito maggiore conoscenza di come Ventura gli chiede di stare in campo e dei compiti che il tecnico ligure esige da lui. Ha dimostrato di saper ben interpretare anche il ruolo di mezzala. Nel match di sabato scorso contro il Cosenza e a La Spezia, quando con l’ingresso di Di Tacchio in campo nel secondo tempo fu spostato nel ruolo di interno di centrocampo ha dimostrato di sapersi adattare in quella posizione con discerti risultati. Le doti di Dziczek hanno permesso alla Salernitana di rendersi molto più pericolosa in avanti attraverso una manovra più fluida e veloce, ma non solo, con lui in campo i difensori hanno un opzione in più per scaricare il pallone non dovendo forzare la giocata sugli esterni. Il classe 98, ex Piast Gliwice ha ampi margini di miglioramento e solo con continuità di impiego e prestazioni potrà migliorare nella scelta e nella gestione del pallone durante alcune situazioni di gioco. Una cosa è certa alla squadra granata mancava da tempo un calciatore con le sue caratteristiche, in grado di aumentare la qualità di palleggio e dare allo stesso tempo ricambio allo stacanovista Di Tacchio.

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