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Duplice omicidio in strada a Fratte

Potrebbe esserci un testimone. PHOTOGALLERY

admin

I sicari hanno aspettato che Antonio Procida, 41 anni, e Angelo Rinaldi di 38, arrivassero fino in cima a via Magna Grecia, poco distante dall’abitazione di una delle vittime. Il primo colpo ha colpito lo scooter a bordo del quale viaggiavano, gli altri due li hanno presi al petto. Sono morti sul colpo.
Non si sa ancora se a ucciderli sia stato qualcuno che dovevano incontrare, anche se ieri sera l’attenzione dei poliziotti della Mobile si è concentrata su una persona in particolare e non si esclude che già in giornata Di certo chi ha sparato sapeva bene quello che faceva,
Secondo gli inquirenti ci sarebbero le caratteristiche di un tipico agguato di camorra di camorra. I killer volevano essere sicuri di uccidere, tanto da agire sparando dritto al cuore e usando per l’attentato una pistola a tamburo, di quelle che non lasciano bossoli.
Le due vittime però non hanno precedenti camorristici, nè sospette affiliazioni a clan, solo piccoli precedenti per episodi di spaccio e ora entrambi erano del tutto liberi. Potrebbero aver pestato i piedi a qualcuno interessato al monopolio criminale della zona alta della città, ma le indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia stanno prendendo in considerazione anche un litigio avvenuto in mattinata a Fratte, una discussione violenta per l’attacchinaggio di manifesti elettorali che li avrebbe visti in concorrenza con persone dello schieramento politico avverso.
Gli assassini si sono subito dileguati, ma sul luogo dell’omicidio potrebbe esserci stato un testimone. Sul lato destro della carreggiata, in mezzo alla vegetazione spontanea, i poliziotti della squadra Mobile hanno trovato un cestino con una manciata di fragole di bosco colte a bordo strada. Il contenitore è stato sequestrato per i rilievi, per verificare se è possibile risalire alle impronte digitali di chi lo aveva in mano e potrebbe essere scappato subito dopo il delitto. Anche il casco da motocilista trovato a poca distanza dalle vittime è stato portato via, e sul luogo dell’omicidio sono stati eseguiti fino alle 19.30 i rilievi della scientifica e quelli del medico legale sui cadaveri. L’indagine è stata subito affidata all’Antimafia. Decine di persone, innanzitutto familiari e amici, sono poi state ascoltate fino a notte negli uffici della Squadra a via Sant’Eremita, dove il vice questore aggiunto Claudio De Salvo sta conducendo le indagini.

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