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Dischetti di plastica anche sulle spiagge salernitane: il piano di Legambiente

E’ da circa un mese che le coste italiane sono invase da un fenomeno ancora ignoto. Milioni e milioni di dischetti di plastica vengono ritrovati ogni giorno sulle spiagge. Da Piombino a Salerno sono infinite le testimonianze di semplici cittadini e delle associazioni ambientaliste che si stanno interessando al fenomeno. La denuncia è partita proprio da un’associazione, la “Clean Sea LIFE”, che grazie alla collaborazione con Legambiente sta cercando di ripulire quanti più arenili possibili. Non si quantificano ad oggi i dischetti recuperati tra la sabbia. Secondo la stessa associazione, i dischetti sono dei supporti usati per la depurazione delle acque, fanno in modo di trattenere le impurità. Il primo dischetto è stato avvistato lo scorso 21 febbraio, resta ignota la provenienza. Potrebbe trattarsi di un depuratore guasto o di un container finito in mare.

Dalla Toscana alla Campania, le autorità competenti sono state informate grazie alle svariate denunce da parte di associazioni, cittadini e dal Codacons che ha presentato un esposto alle Procure della Repubblica di Napoli, Salerno, Latina, Roma, Civitavecchia e Grosseto chiedendo di aprire indagini urgenti sul territorio “alla luce del reato di disastro ambientale”.

“Necessario accertare le responsabilità che si celano dietro alla vicenda, avviando le dovute indagini per i reati ambientali previsti dal nostro ordinamento – spiega il presidente Carlo Rienzi, in un comunicato ufficiale – In particolare chiediamo alle Procure di procedere al momento contro ignoti per la fattispecie di disastro ambientale, in relazione agli enormi danni subiti dalla flora, dalla fauna e dal paesaggio delle coste invase dai dischetti di plastica. Una volta individuati i responsabili, verso costoro dovrà essere disposta la misura dell’ arresto in carcere considerata la gravità della situazione su numerose spiagge e le conseguenze per il territorio”.

Le parole del Codacons trovano riscontro in Mariateresa Imparato, Presidente di Legambiente Campania, che sta organizzando vere e proprie ronde per quantificare l’entità del danno e vedere, effettivamente, quanti dischetti ci sono sulle spiagge campane.

“Questo fine settimana andremo sulle spiagge e vedremo l’entità del fenomeno. Stiamo collaborando con la Regione Lazio e Toscana per capire da dove provengano questi dischetti. – ha dichiarato la Presidente regionale – Sicuramente, nel salernitano, la prima tappa sarà fatta a Paestum, ma il problema riguarda diversi punti. Non solo Salerno città e Paestum, si estende fino  a Battipaglia e Eboli, stando alle ultime segnalazioni dei cittadini. Cercheremo di venire a capo di questo mistero”.

A distanza di poco più di un mese, non è ancora chiaro da dove arrivino questi dischetti, se si è trattato di un malfunzionamento di un depuratore o di un container finito in mare. Quello che è certo è che le autorità, le associazioni competenti e un gran numero di cittadini si stanno mobilitando, quanto meno per ripulire le coste anche in vista di una nuova stagione estiva. Nei prossimi giorni Legambiente comunicherà i vari appuntamenti previsti.