DG10. No, non è l’ultimo lancio promozionale della nota coppia di stilisti che porta in alto il nome della moda italiana nel mondo. DG10 è la nuova password alfanumerica della Salernitana, la chiave d’accesso universale per scardinare le difese avversarie. DG10 è semplicemente Denilson Gabionetta, numero 10 sulle spalle e classe cristallina nei piedi. È questo l’acronimo del Re Mida con indosso la maglia granata.
Quattrocentonove minuti giocati, cinque reti realizzate. Una ogni ottantadue minuti. Cinque reti in cinque partite, una sola in meno di quelle realizzate in tutto lo scorso campionato. Basterebbe questo dato statistico a celebrare la metamorfosi del fantasista carioca. Se gli attaccanti ancora stentano, Gabio ha indossato i panni del trascinatore caricandosi sulle spalle tutto il peso offensivo. Gli otto punti in classifica nascono tutti dai piedi di DG10, cinque reti tutte decisive ai fini del risultato finale. Prima la doppietta all’Avellino, le due reti del pareggio a Brescia prima e a Pescara poi a salvare una Salernitana rimasta in dieci in entrambe le occasioni. Infine il sinistro liftato e chirurgico, a consegnare la vittoria nel match dell’Arechi contro la Ternana.
Non è un caso , probabilmente, che l’unica sconfitta fin qui maturata sia coincisa con l’unico passo falso stagionale di Gabio-gol. Salernitana Gabionetta-dipendente? Forse, plausibile. E quindi? Come sostenuto da Torrente, arriveranno anche i gol degli attaccanti. Intanto la Salernitana si affida al suo top-player, che con la categoria ha davvero poco a che fare. L’unica nota stonata, ma non troppo, sono le tre ammonizioni fin qui collezionate. Ma cosa vuoi dirgli ad uno che vedi correre a recuperare il pallone davanti alla propria area di rigore per poi ritrovarlo dal lato opposto ad infilare il pallone nell’angolino?