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Delocalizzazione Fonderie Pisano, la proprietà presenta il piano da 43 milioni di euro

Non è stata ancora individuata un'area adeguata: vertice al Ministero, Pisano ha chiesto di non fermare la produttività a Fratte, pronto a investire in impianti di ultima generazione per la nuova fabbrica

Un investimento di oltre 43 milioni di euro, impianti di ultima generazione e da realizzare nel minor tempo possibile. E’ quanto emerso dal tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico tenutosi ieri pomeriggio a Roma. Presenti al vertice, ovviamente, le organizzazioni sindacali della Fiom Cgil e Cgil, oltre che la Rsu in rappresentanza dei lavoratori. A rappresentare l’azienda, invece, patron Ciro Pisano, Castano per il Mise e l’assessore Lepore per la Regione Campania, al fianco del rappresentante di Invitalia, Palmitelli. E’ stato presentato il piano completo per la delocalizzazione con una richiesta ben precisa riguardante i tempi, fare presto per mantenere i livelli occupazionali e non perdere il mercato.

Toccherà alle istituzioni individuare un sito adeguato per le nuove Fonderie Pisano. Altra questione posta dall’azienda riguarda proprio la produttività, i proprietari hanno chiesto di non interrompere la produzione nello stabilimento di Fratte. Il tutto, soprattutto il piano per la delocalizzazione, sarà valutato dal Ministero attraverso Invitalia, anche la Regione Campania si è impegnata a fornire il supporto per delocalizzare le Fonderie, le parti si sono date appuntamento entro settembre, nel giro di due mesi dovrà essere convocato un nuovo tavolo istituzionale.

 

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