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De Rosa: “Campania capitale del trasporto in Italia, Salerno è provincia più effervescente”

Si è parlato, e tanto, di Mezzogiorno, di infrastrutture e di agenda politica del Governo durante la seconda tappa dell’”ALIS on tour”, svoltasi a Napoli lo scorso 14 giugno. C’è paura di un passo indietro nella Logistica dopo le parole del ministro Giovannini, secondo il Ceo di SMET

La seconda tappa dell’”ALIS on tour”, tenutasi a Castel dell’Ovo a Napoli martedì 14 giugno scorso, ha avuto modo di sviscerare notevoli argomenti grazie anche alla presenza del ministro dei Trasporti, Enrico Giovannini. Domenico De Rosa, Ceo di SMET e presidente della Commissione Autostrade del Mare di ALIS, è stato presente durante uno dei momenti chiave della giornata napoletana.

“Siamo in una provincia effervescente – afferma De Rosa – Quella di Salerno è la provincia che immatricola di più in Italia. La regione Campania è invece la capitale del trasporto italiana. Sono dati a cui si è potuto arrivare attraverso la interpretazione della mobilità sostenibile con un trasporto che si è affacciato trent’anni fa alle autostrade del mare e ha saputo dare una risposta, prima del tempo, alla transizione energetica che oggi è un trend sulla quale ci si è forse fatti prendere anche troppo la mano, con ideologie piuttosto che evoluzioni. Non tutto quello che viene dopo è progresso. Se noi perdiamo le conquiste fatte, rischiamo di mettere in dubbio la costruzione del nostro futuro”.

Dichiarazioni che vengono proprio dopo le preoccupanti parole del ministro Giovannini, che nel suo intervento ha fatto comprendere come il ministero stia pensando di non rinnovare o di ridurre incentivi fondamentali come quelli del Marebonus e del Ferrobonus. Una mossa politica che farebbe tornare l’Italia indietro di decenni, secondo De Rosa.

“Il ministro ha affermato – dichiara il Ceo di SMET – che gli incentivi non occorrono più poiché l’intermodalità è diventata una pratica comune per molti imprenditori. Questo è preoccupante dato che pare sembrino parole per un ritorno al passato, dopo tanti sforzi fatti, sia dal mondo dell’impresa che dal Governo stesso. La nostra paura è quella di vedere un’agenda politica che invece di costruire partendo da quello che c’è oggi, intenda lasciare gli imprenditori da soli. Tutt’altro quindi che andare avanti. Si tratta di decostruzione”.

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