Se il Pd pare abbia individuato in Andrea Cozzolino il cavallo vincente su cui puntare, Vincenzo De Luca prova a far leva sulla gente. D’altronde, raggiungere la soglia prefissata – quella dei 15mila voti a Salerno – non è impresa di poco conto, nemmeno se ti chiami Vincenzo De Luca. In una gremita sala del Grand Hotel Salerno, ieri sera l’ex primo cittadino ha rivolto il proprio appello ai salernitani suoi simpatizzanti in vista delle primarie di domenica. Teme un imponente schieramento di forze da parte avversaria e rinnova la sua preoccupazione in merito ad eventuali brogli: «Dobbiamo prenderci i voti della gente comune, se si muovono le truppe cammellate abbiamo qualche difficoltà. E’ l’ultimo treno per la Regione Campania; il mio destino è nelle vostre mani ed il vostro nelle mie». L’ex sindaco, di una vittoria trasparente della parte avversaria non sembra, dunque, essere troppo convinto e parla di un «controllo democratico dei seggi», ovvero saranno attenzionati quelli in cui «ci può essere qualche azione ‘creativa’ come far votare i morti o aggiungere uno zero quando si fanno i verbali. Qui dobbiamo recuperare consenso».
Ben consapevole di essere stato scaricato dal Pd – che mai ha nascosto il proprio poco gradimento nei confronti della candidatura dell’ex sindaco, soprattutto dopo la condanna nel processo sul Termovalorizzatore, l’applicazione della Severino e la dichiarazione di decadenza -De Luca prova a sua volta a sganciarsi dal suo stesso partito, tentando di avocare a sé quante più preferenze possibile che provengano tanto dal centro sinistra quanto dal centro destra: «Forse qualcuno ha il terrore che a Napoli possa arrivare un uomo libero come me. La mia candidatura è del territorio. Non si tratta di una candidatura di partito. La mia è una battaglia che si rivolge non alle forze di partito ma a tutto il territorio, al di là dei colori politici».
Vincenzo De Luca sa bene che la partita è difficile: Cozzolino, già in occasione delle scorse Europee, ha mostrato i muscoli risultando il più votato in Campania tra le fila del Partito democratico e sia su Napoli che su Caserta la sua “egemonia” è storia vecchia. Dopo il ritiro di Gennaro Migliore e Nello Di Nardo, i voti destinati ai due ex candidati potrebbero, dunque, convergere proprio sull’europarlamentare.
L’appuntamento di giovedì sera è stato anche occasione, ovviamente, per parlare di programma elettorale con particolare riferimento a Salerno. In primis due argomenti: metropolitana che, dice De Luca, sarà allungata fino all’Università verso nord e fino all’aeroporto verso sud e proprio lo scalo “Salerno-Costa d’Amalfi”, improvvisamente tornato tra gli interessi dell’ex sindaco di Salerno, che – sottolinea – entrerà finalmente in funzione. Immancabile il passaggio su Luci d’Artista che, nei sogni dell’aspirante candidato Governatore, dovrebbe assumere proporzioni ancor più estese: «Siamo riusciti a costruire un evento come Luci d’Artista con il solo bilancio comunale, figuriamoci con l’utilizzo di fondi europei». Per quanto riguarda, infine, il delicato tema dei rifiuti, Vincenzo De Luca ha tenuto a rassicurare i dipendenti tanto dei Consorzi quanto delle partecipate: «Vogliamo i politici fuori da queste istituzioni ma il personale sarà tutto stabilizzato».