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Da Salerno il grido alla Carfagna: “Ci aiuti a non uccidere l’Artigianato”

È un appello bipartisan lanciato in direzione del Ministro per il Sud, Mara Carfagna e di tutta la delegazione parlamentare salernitana quello promosso dalla Cna di Salerno per sostenere le attività di acconciatura ed estetica costrette alla chiusura nella zona rossa, nonostante gli sforzi profusi nei mesi precedenti per adeguarsi a tutte le disposizioni previste dalle normative per garantire servizi alla persona in piena sicurezza.

È un appello bipartisan lanciato in direzione del Ministro per il Sud, Mara Carfagna e di tutta la delegazione parlamentare salernitana quello promosso dalla Cna di Salerno per sostenere le attività di acconciatura ed estetica costrette alla chiusura nella zona rossa, nonostante gli sforzi profusi nei mesi precedenti per adeguarsi a tutte le disposizioni previste dalle normative per garantire servizi alla persona in piena sicurezza.

L’appello

 

Il presidente Cna Salerno, Lucio Ronca ha, per questo motivo, deciso, facendosi portavoce delle migliaia di imprese artigianali in ginocchio ed in difficoltà per le restrizioni, di chiedere supporto e sostegno di tutti i membri che siedono nel Parlamento nazionale in rappresentanza della provincia di Salerno e della rappresentante del Governo che guida proprio il Ministero che deve rilanciare il Mezzogiorno per promuovere, nei confronti del Governo nazionale, una sollecitazione tesa alla riapertura delle attività.

“I nostri artigiani non chiedono ristori ma chiedono di poter tornare a lavorare” ha scritto nella sua lettera il presidente Ronca che ha rivolto un appello alla Ministra e ai parlamentari, sollecitandoli a seguire l’esempio di altri rappresentanti del Governo che si stanno muovendo in questa direzione. “Esistono già delle istanze depositate all’attenzione del Ministro Speranza che sollecitano ad una possibile riapertura per il prossimo 22 marzo- ha fatto presente anche il presidente regionale dell’Unione Benessere e Sanità Cna, Sergio Casola- tali attività hanno una significativa ricaduta in termini sociali, per il benessere e l’autostima delle persone che, non a caso, con centri e saloni chiusi, tendono a rivolgersi ad operatori abusivi per mantenere la cura della propria immagine, mettendo a repentaglio la propria salute sia sotto il profilo igienico-sanitario, sia sotto quello del contagio, posto che non vengono assicurate le più basilari misure di contrasto del virus. Si tratta quindi di attività che andrebbero considerate a buona ragione tra quelle di carattere essenziale e i cui servizi, che possono essere fruiti in condizioni di assoluta sicurezza, dovrebbero poter essere garanti”.

I ristori

La lettera inviata alla delegazione parlamentare salernitana rivolge un appello anche in merito a quanto previsto per le categorie artigianali nell’ambito dei “Ristori”. “Sembrerebbe, dalle anticipazioni che sono trapelate del prossimo “Decreto Sostegni”, che potranno avere accesso al contributo solo quanti hanno registrato il 33% di calo del fatturato rispetto all’anno 2019- ha scritto il presidente della Cna Salerno, Lucio Ronca nella missiva- una percentuale troppo elevata, visto che, come rilevato dal nostro Centro Studi, in media il calo del fatturato è stato del 25%”. Una percentuale che ha messo in ginocchio il tessuto imprenditoriale locale rappresentato in prevalenza da micro imprese. “Se così fosse- ha aggiunto il presidente Ronca- il promesso aiuto del Governo sarebbe solo fittizio”.
Per questo la lettera si conclude con un accorato appello: “Ci aiuti a non far morire le imprese, uniamo le nostre forze- chiede con veemenza Ronca- sostenga il nostro appello in Parlamento. Ci aiuti a non uccidere l’Artigianato”.

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