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Crescent: sul Puc c’è la Valutazione di impatto ambientale, colpo di scena in udienza

Gli avvocati in difesa della mezzaluna di Bofill: area già completamente urbanizzata con albergo, scuola e parcheggi, lontana da caratteristiche di demanio marittimo

E’ spuntata ieri, davanti ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno, la Valutazione di impatto ambientale per il progetto del Crescent. Come si legge sul quotidiano Il Mattino, oggi in edicola, la Via era uno dei capisaldi dell’accusa ovvero la mancanza nel Puc ma l’avvocato Silverio Sica ha mostrato anche ai consulenti della Procura che esiste una norma secondo cui la valutazione c’è sul Puc e non è necessaria la sua presenza anche sul Pua. In crisi, quindi, l’accusa basata sulla non “urbanizzazione” del complesso Crescent, anche se l’avvocato Carbone ha provato a dimostrare che nelle aree interessate c’era un albergo, una scuola, parcheggi e fognature, quindi area completamente urbanizzata e lontana dalle caratteristiche del demanio marittimo, come ritiene l’accusa che però vuole comprendere quali di queste particelle catastali fa parte delle opere di urbanizzazione, su quale punto in pratica l’amministrazione ha deciso di partire nell’edificazione e nella trasformazione urbanistica.

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