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Covid19 e Governo condannano l’economia: a rischio la sopravvivenza di commercianti e imprese

Commercio e imprese non riescono a sopravvivere e a pagare le tasse di quest'anno a causa della pandemia globale e dei provvedimenti inefficaci del Governo

Gianni Fiorito

La FeNAILP ed i suoi associati hanno deciso di non pagare le tasse fino al 31 dicembre 2021.  Questa scelta era stata annunciata già durante la prima fase di pandemia, lo scorso aprile, da quando da oltre due mesi la gran parte delle imprese italiane erano chiuse, fatte salve quelle poche beneficiarie della “lotteria” dei codici ATECO che hanno potuto continuare l’attività. Tutto il settore del commercio e dell’impresa è condannato a morte senza clienti, senza incassi, ma con dipendenti, contributi, tasse, affitti, bollette, mutui ed impegni pregressi, per non parlare della merce e delle scorte. Poi, nella seconda fase, il Governo non ha fatto altro che rinviare di qualche mese solo alcune scadenze fiscali e dare per taluni settori merceologici dei veri e propri palliativi con “ristori” irrisori. La situazione è diventata ormai esplosiva, con risvolti non solo economici, ma anche sociali e umani pesantissimi. Le aziende sono attonite, atterrite e disorientate da una situazione mai vista prima, che sta producendo effetti disastrosi ben al di là di ogni peggiore previsione, gli esercenti che hanno chiesto sempre e soltanto di poter lavorare al servizio dei propri clienti e delle proprie città, si trovano oggi nella impossibilità di farlo. Di fatto è stato impedito, per legge, di lavorare e quindi di fatturare e di incassare. Da qui nasce questa forma estrema di protesta al grido “Pagare le tasse è un dovere, poterle pagare è un diritto”. In questo modo la Federazione Nazionale Imprenditori e Liberi Professionisti si batterà fino all’ultimo per la sopravvivenza non solo delle attività associate, ma anche di quel pezzo importante del sistema che rappresenta. “Mentre l’evasore fiscale è un ladro della collettività e come tale va condannato, chi protesta contro l’iniquità dello Stato adottando uno strumento legittimo come lo sciopero fiscale compie un atto ben diverso e ben più condivisibile anche da un punto di vista sociale” con queste riflessioni e motivazioni la FeNAILP intende portare avanti questa forte iniziativa di protesta al fine di giungere a soluzioni adatte per lenire le ferite inferte dal Covid19 e per porre fine all’annoso, irragionevole e iniquo rapporto tra fisco e contribuente.

 

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