A 21 anni ha superato le 50 presenze in B e 10 apparizioni in A, sono i numeri di Mamadou Coulibaly, pronto ad essere ufficializzato come primo rinforzo nella finestra di gennaio dalla società granata. Voluto proprio da Castori che lo ha avuto a Carpi prima e a Trapani poi.
“Coulibaly ha caratteristiche che non abbiamo in rosa, completerebbe il parco centrocampisti, perché non ne abbiamo uno simile. Il ventaglio si completa, la rosa prende un petalo più assortito. Pajac lo abbiamo valutato, ci può servire, abbiamo un solo mancino: Lopez sta facendo un grande campionato, ma avere un’alternativa potrebbe servirci”. Ha dichiarato alcuni giorni fa Fabrizio Castori, confermando di fatto le trattative avviate con i calciatori.
Coulibaly dovrebbe arrivare a Salerno in prestito con il diritto di riscatto da parte dei granata fissato a circa 2 milioni di euro. La sua è una storia incredibile, è partito da zero in Italia, tesserato dal Pescara, l’esordio in serie A a Bergamo a marzo del 2017, 20 minuti subentrando al posto di Verre in mediana.
“Ero in Francia a Grenoble da mia zia, poi sono venuto in Italia a Livorno, dove stavo con degli amici – ha raccontato a Sky Sport Mamadou Coulibaly, in occasione del suo esordio in A con il Pescara – Siccome là non potevo fare niente, ho provato a venire a Pescara. Sono venuto a Pescara e stavo dentro una casa-famiglia a Montepagano, dove mi hanno aiutato tanto, senza di loro non sarei mai arrivato qui, perché non avevo i documenti, non avevo niente. In Italia ho dormito anche fuori tre giorni al Campo Patrizi di Roseto, saluto il Presidente Mino Bizzarri perché anche lui mi ha aiutato, hanno fatto tanto per me. Mi hanno portato dai Carabinieri che poi mi hanno portato in una casa-famiglia”
Quell’anno 9 gettoni in massima serie poi 23 presenze in B l’anno successivo
Quando a fine stagione venne tesserato dall’Udinese. Il prestito al Carpi nello stesso anno, nel 2019 doppia parentesi, prima a Chiavari con l’Entella ma senza trovare spazio, poi a Trapani, ancora con Castori.
Quest’anno tre gare in A, con l’Udinese, le prime due da titolare,a Verona e in casa con lo Spezia, bricioli di gara con la Roma. Non gioca da ottobre un match in campionato, convocato fino all’ultimo incontro dei friulani contro il Bologna.