Tiene i piedi ben saldi Serse Cosmi nonostante la vittoria di oggi: «Guardare adesso la classifica è un errore micidiale. Questo è un campionato infinito, in cui non ti puoi permettere di pensare di aver già raggiunto il tuo obiettivo. Noi sappiamo le nostre possibilità, essendo consapevoli dei mezzi a nostra disposizione e della qualità del gruppo. L’obiettivo rimane la salvezza. La differenza la farà entro quando riusciremo a salvarci».
Il tecnico dei siciliani, a parte il risultato, sottolinea qualche demerito della sua squadra: «La Salernitana veniva dal 4-0 di Crotone, una sconfitta che viene metabolizzata male specie in piazze importanti come Salerno. Il gol che abbiamo trovato in apertura è stato un grandissimo vantaggio per noi. La Salernitana ha provato a reagire, con un paio di tiri di Gabionetta su cui è stato molto bravo il nostro portiere. Loro hanno creato le occasioni per riprendere la partita, pagando però lo svantaggio iniziale. Il rigore? Mi è sembrato generoso. Per fortuna è passato tutto, considerato l’errore di Gabionetta. Sull’errore di Troianiello abbiamo poi commesso uno sbaglio clamoroso. Lì è stato bravo Nicolas a chiudere lo specchio della porta. Noi comunque oggi dovevamo giocare come sappiamo, con fraseggio e ripartenze. Purtroppo, nonostante il vantaggio e contro una squadra colpita a freddo, potevamo e dovevamo fare di più».
Poi una tirata d’orecchie al match winner di oggi: «Citro ha avuto un impatto sulla gara giusto, al di là del gol. Poi ha giocato un po’ con superficialità, quando invece doveva essere un poco più concreto. In un paio di occasioni doveva passare il pallone ai compagni, invece di cercare la conclusione da fuori. Il fatto di giocare da avversario a Salerno, trovando anche il gol, dentro gli ha provocato sensazioni forse più grandi di lui. Per questo è in un certo senso giustificato».
In chiusura Cosmi si toglie qualche sassolino dalla scarpa: «Molti consideravano la mia scelta di Trapani come una sorta di canto del cigno. Invece io ho ritrovato il gusto di allenare, di confrontarmi con calciatori che si allenano sempre al massimo. Ho trovato un presidente che fa il presidente e non l’allenatore. Ho trovato il massimo di quello che può cercare un allenatore. Sono felicissimo di questa avventura che mi è capitata e spero di viverla il più a lungo possibile».