Impresa di Pulizia a Salerno

Concerto del Primo Maggio al Dum Dum Republic in riva al mare

Il Dum Dum Republic allarga i confini dell’esperienza. Fede incrollabile in Peace&Love, libertà, diritti umani, in un incontro di popoli e culture.

Il Dum Dum Republic e La Terza Classe: una combo straordinaria per il più famoso concerto del Primo Maggio in riva al mare, con un live potente tutto da ballare. On stage la band partenopea, tra sonorità folk, pop e bluegrass, in attesa dell’uscita del primo album di inediti che La Terza Classe ha inciso con Joe Bastianich “The Restaurant Man”, anticipato dal singolo “This good man”, a cui seguirà un lungo tour che per tutta l’estate toccherà l’intera penisola.

Il suono del dancefloor del Dum Dum Republic inizierà a vibrare già dalle ore 16, con l’open act affidato a Dj Madkid, maestro indiscusso nell’arte del miscelare in un blend unico e coinvolgente la migliore black music di sempre. A seguire l’icona del sound system in Italia, pioniere del regggae, che ha calcato i più grandi palchi del mondo tra cui il Rototom & Friends, LampaDread, in un live set tra vibrazioni reggae e libertà.

Una performance unica, dai ghetti di Kingston in Giamaica ai sobborghi del Bronx a New York, al folk irlandese, al blues viscerale, all’insegna della ricerca e della sperimentazione.

Il Dum Dum Republic allarga i confini dell’esperienza. Fede incrollabile in Peace&Love, libertà, diritti umani, amicizia, in un viaggio musicale proiettato alla world music, in un sound incalzante da ballare a piedi scalzi, in un incontro di popoli e culture, nel tipico Dum Dum Style che reinterpreta il rapporto tra musicista e pubblico, lontani dalla musica mainstream e dall’omologazione, senza separazioni né barriere. A fare da scenografia la linea dell’orizzonte, a confine tra cielo e mare.

È dalla strada che nasce il progetto La Terza Classe, a Napoli nell’ottobre del 2012. È in questo luogo, sulla strada, che la band ha iniziato a produrre musica e spettacolo suonando canzoni tradizionali, inedite e moderne ispirate dal folk statunitense ed europeo: dal bluegrass del Kentucky al dixieland, o early jazz, degli Stati del Sud, al folk irlandese, fino ad arrivare alle canzoni da jug band, il tutto abbinato alla “teatralità” e all’espressività tipicamente napoletana, che riversa nei primi Ep autoprodotti.

Folk, pop e bluegrass segnano l’evoluzione stilistica della band. La Terza Classe è, infatti, una band atipica per la scena musicale italiana, napoletani nel cuore ma americani nello spirito. Un connubio stranissimo che però li ha caratterizzati sin dagli esordi quando la loro attività di busking li ha portati in giro per l’Italia e l’Europa.

Con le radici ben piantate nel folk e nel bluegrass americano, ha sviluppato un sound personale ricco di influenze inglesi ed internazionali, ricercando ed approfondendo le radici della musica che produce, esibendosi in molti paesi d’Europa (Francia, Belgio, Olanda), in Italia in numerosi festival, in Germania al Neukölln Folk Festival, e soprattutto negli Stati Uniti dove ha realizzato varie tournée; ha partecipato a molte trasmissioni radiofoniche americane (una di queste, Radio WDVX a Knoxville, all’interno del celebre palinsesto del “Blue Plate Special”) ed ha avuto l’onore di suonare per quattro anni consecutivi allo show televisivo “Music City Roots”, a Nashville, nonché al celebre e famosissimo “Bluegrass Underground“, in Texas al prestigiosissimo SXSW Festival di Austin.

Oltre all’attività prettamente musicale, La Terza Classe ha partecipato a vari programmi televisivi prodotti da Sky Arte: “On the Road con Joe Bastianich” e “Fotografi”, la partecipazione ad “Italia’s Got Talent”. Alcuni brani della band sono stati anche impiegati in programmi televisivi: l’inedito “Paulina” e una versione della celebre canzone bluegrass standard “Rollin’ in my sweet baby’s arms” sono state utilizzate da Sky Sport come soundtrack per vari spot.

Oltre ad aver curato la presentazione musicale del film “Alabama Monroe” nei cinema del sud Italia, La Terza Classe ha prodotto un documentario dal titolo “Flat Tyre – An American Music Dream”, che racconta di un viaggio intrapreso negli USA dai membri della band, alla scoperta delle radici della musica folk americana. Il documentario, girato da Ugo di Fenza e montato a Napoli da Paolo Ielpo, è vincitore del Napoli Film Festival 2016 per la sezione “Schermo Napoli Doc” e del premio speciale della giuria al Salento International Film Festival 2017.

Il 2021 si apre con novità e nuove collaborazioni nella formazione ma soprattutto con la nuova collaborazione musicale con il famoso personaggio televisivo Joe Bastianich, la band ed il “restaurant man” iniziano un sodalizio artistico ed un tour in giro per l’Italia.

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