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Lo “struscio”. E’ entrato a pieno ritmo nelle tradizioni da rispettare. Etimologia del termine, in realtà, è nata in occasione della visita ai Sepolcri, nella settimana santa (così chiamato dallo strusciare dei piedi sul fondo stradale o dallo strusciarsi delle persone tra loro, nel grande affollamento). A volte è intesa anche come passeggiata domenicale o serale in città.
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Gli auguri a tutti. Grazie al passaggio continuo di persone tra la folla si ha la possibilità di incontrare amici e conoscenti, in modo da poter fare auguri di persona, che è sempre più bello rispetto al classico messaggio sugli smartphone.
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Svago. Si respira aria di festa in ogni angolo della città, spesso si passa di bar in bar, locale in locale, con altrettanti brindisi.. ma attenti a non esagerare.
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L’attesa. Il tempo passa veloce quando ti diverti, la giornata vola, scendi con gli amici e cinque minuti dopo ti trovi a tavola con i parenti.
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Tradizione. Per chi la vive da anni è quasi un dogma, un evento da rispettare, puntuale, negli anni è un bagaglio di aneddoti e ricordi da raccontare nelle serate: “Ti ricordi alla vigilia quando..”