Richiedi la tua pubblicità

Cinquantatre tartarughine hanno raggiunto il mare in Cilento

La mamma aveva deposto le uova il 12 giugno scorso nella spiaggia di Ascea. Quarantott’ore fa ad Ascea una prima piccola tartaruga marina, battezzata col nome di Irene, era uscita solitaria dalla sabbia e aveva raggiunto il mare.

tartarughe
cilento asalerno post
Cinquantatre tartarughine hanno raggiunto il mare in Cilento. La mamma aveva deposto le uova il 12 giugno scorso nella spiaggia di Ascea (Salerno). Quarantott’ore fa ad Ascea una prima piccola tartaruga marina, battezzata col nome di Irene, era uscita solitaria dalla sabbia e aveva raggiunto il mare. Questa notte, invece, altre 53 hanno preso il mare. La nascita delle caretta caretta è avvenuta sotto lo sguardo attento dei volontari Enpa che insieme ai biologi del Centro Anton Dohrn hanno lavorato per individuare i nidi, metterli in sicurezza e sorvegliare fino alla nascita delle tartarughe. “E’ un record per noi.- afferma l’Enpa di Salerno – ci aspettiamo altre risalite Negli scorsi anni non era mai capitato di assistere alle schiuse e contemporaneamente alla scoperta di nuove tracce, merito anche di una sempre crescente sensibilità e dell’impegno costante dei nostri volontari che da metà giugno ogni giorno controllano chilometri e chilometri di spiaggia”. Ad oggi, solo nella provincia di Salerno, sono stati trovati 25 nidi di tartaruga Caretta caretta.

L’Ente Nazionale Protezione Animali con il progetto “Nate Libere” per la tutela delle tartarughe marine, attivo dal 2017 in Campania e Puglia, è presente con diverse sezioni sul territorio per assistere e tutelare animali marini come le tartarughe Caretta caretta. In particolare, con le Sezioni di Salerno (costa del Cilento), Lagosanto (Alto Adriatico) e con la Delegazione di Lesina (costa nord del Gargano).

Vademecum, cosa fare se vediamo una tartaruga o le sue tracce

Se vedete una tartaruga che risale la spiaggia o che torna verso il mare potrebbe essere una femmina adulta che sta cercando un luogo adatto per depositare le sue uova.

È importante non disturbare l’animale per evitare di stressarlo in un momento così delicato, infatti la risalita e la deposizione richiedono un grande dispendio energetico, e se infastidita potrebbe tornare in mare per cercare un’altra spiaggia.

Se doveste incontrare l’animale in queste fasi, o le tracce sulla sabbia lasciate dal suo passaggio, contattate la Capitaneria di Porto al 1530. Evitate di cancellare le tracce fino all’arrivo dei biologi.

Non sostate davanti o ai lati dell’animale.

Non illuminatelo, neanche per fare delle foto

No Signal Service

Commenti

I commenti sono disabilitati.