C’è un po’ di tempo per preparare la doppia sfida dei playout e questo è sicuramente un bene, almeno da un certo punto di vista. La Salernitana è arrivata al termine della stagione regolare con una lista lunghissima di calciatori infortunati o, quanto meno, acciaccati e, di certo, le due settimane che precedono la gara di andata in programma il 4 giugno sono propizie per cercare di recuperare qualche elemento alla causa. L’incognita di questa lunga vigilia si annida nella testa dei calciatori. Due settimane tra l’ultima di regular season e l’andata dei playout sono un intervallo temporale ampio in cui la tensione può trovare terreno fertile. Toccherà alla società ed allo staff tecnico saper tenere a bada questo pericolo e far sì che il gruppo arrivi al doppio appuntamento carico e motivato, anzichè scarico e logorato dall’attesa. Insomma, la marcia di avvicinamento agli spareggi dovrà essere ben diversa da quella che ha preceduto la sfida col Modena, che era, a sua volta, una sorta di spareggio anticipato (la storia dice che chi delle due avesse vinto, avrebbe molto probabilmente centrato la salvezza). Ed allora sarà fondamentale la figura di Leonardo Menichini che deve mettere la sua firma sulla salvezza granata. Finora, il tecnico toscano ha alternato qualche felice intuizione a scelte sbagliare e, sebbene la sua media punti sia migliore di quella di Torrente, non è riuscito a salvare la Salernitana, ma solo ad acciuffare i playout. Ad una quota, 45 punti, a dir poco bassa che in annate precedenti è stata sinonimo di retrocessione diretta. Ecco, allora, che il trainer di Ponsacco è chiamato a dare qualcosa in più. Non c’è spazio per rivendicazioni personali, non reggono più gli alibi che la gestione sciagurata della stagione da parte della società ha fornito un po’ a tutti. Ora occorre concentrarsi sull’obiettivo ed avere la determinazione necessaria per centrarlo. Poi, si tireranno le somme. Una cosa è certa: la salvezza della Salernitana viene prima di tutto e tutti. I ventimila e passa che gremiranno l’Arechi il prossimo 8 giugno meritano rispetto ed il massimo impegno. Il resto sono chiacchiere che il vento porta via…
C’è una missione da centrare, occorre il massimo sforzo
Non c'è spazio per rivendicazioni personali nè per rimpianti e recriminazioni. Nei playout bisognerà tirar fuori il carattere
22 maggio 2016
admin
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