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C’è chi inciampa e chi spicca il volo, Brescia-Salernitana 2 a 0

Granata scarichi e sconfitti al "Rigamonti": decisivi nella ripresa l'autorete di Vitale e l'istinto del gol dell'airone Caracciolo, complice lo scivolone in area di rigore di Pucino. Secondo ko consecutivo per l'undici di Bollini

Alfonso Maria Tartarone

BRESCIA – SALERNITANA 2-0 (0-0)
BRESCIA (3-4-2-1). Minelli, Coppolaro, Gastaldello, Lancini E., Cancellotti, Bisoli, Martinelli, Furlan, Dall’Oglio (30′ st Machin), Torregrossa, Caracciolo (40′ st Ferrante). A disp.: Andrenacci, Pelagotti, Lancini A., Ndoj, Cortesi, Bagadur, Longhi, Bandini, Rivas. All.: Marino.
SALERNITANA (3-5-2). Radunovic, Pucino, Mantovani (30′ st Sprocati), Schiavi, Gatto, Minala, Signorelli, Rizzo (16′ st Ricci), Vitale, Rossi (10′ st Rodriguez), Bocalon.A disp.: Adamonis, Asmah, Perico, Popescu, Tuia, Kiyine, Odjer, Cicerelli, Di Roberto. All.: Bollini.
MARCATORE. 5′ st Vitale (autogol), 34′ st Caracciolo.
ARBITRO. Marini di Roma (Margani e Cecconi; quarto uomo; Curti).
NOTE. Ammoniti: Pucino, Machin, Torregross. calci d’angolo: 4-5; minuti di recupero: 2′ pt e 3′ st.

C’è chi inciampa (Salernitana) e chi spicca il volo (Brescia). L’autorete di Vitale e l’istinto del gol dell’airone Caracciolo, favorito da uno scivolone di Pucino, condannano i granata alla seconda sconfitta consecutiva. La compagine di Bollini, seppur rivisitata nell’undici titolare rispetto alla contesa di Cittadella, sembra lontana parente della squadra vista all’opera sino a poche settimane addietro . LA PARTITA. I novanta giri di lancette del “Rigamonti” prendono il via senza particolari sussulti. Troppo importante, da una parte e dall’altra, la posta in palio dopo le prestazioni ed i risultati non particolarmente brillanti ottenuti nell’ultimo periodo. La casella delle conclusioni a rete, trascorsi dieci minuti, è ancora desolatamente ferma a zero. La scossa, doppia, giunge sessanta secondi più tardi e vede protagonista il Brescia. A provarci, dentro l’area di rigore e dalla lunga distanza (senza fortuna), Bisoli e Coppolaro. Della Salernitana, apparsa non al top già nella trasferta in terra veneta, ancora nessuna traccia. Vitale e compagnia, poco intraprendenti in fase di costruzione, non riescono a scartare il pacchetto arretrato delle rondinelle. Ci riprovano, allora, i padroni di casa. Il tentativo di Torregrossa (21′) viene stoppato proprio sul più bello dall’ex pedina della Ternana: mezza rovesciata a pochi centimetri dal dischetto del rigore. Identica sorte, questa volta con un liscio clamoroso, tocca a Rossi. L’attacante campano, durante il proseguio dell’azione, colpisce la parte alta della traversa nel tentativo di servire il compagno di reparto Bocalon. Segnali di risveglio per i granata (nonostante manchi il tiro nello specchio della porta). Regna la confusione sul rettangolo verde. Superato abbondantemente il trentesimo giro di lancette, tra errori di mira e palle gol con il contagocce, anche il pubblico inizia a farsi sentire con sonore bordate di fischi. Incredibile, nel torpore generale, l’occasione sciupata da bomber Caracciolo al minuto trentanove. Lancio lungo, servizio aereo involontario di Mantovani e tocco sotto, a tu per tu con Radunovic, che non centra il bersaglio grosso. Centoventi secondi di recupero e tutti negli spogliatoi a rifocillarsi per un secondo (si spera) brioso. E’ il Brescia a fare sul serio. Ci si mette anche la dea bendata, che volta le spalle ai granata, ed il gioco è fatto. Cross senza grosse pretese di Martinelli, l’airone spizzica di testa e Vitale, anticipando anche l’uscita di Radunovic, devia nella porta sbagliata. La disattenzione del terzino conferma quanto la Salernitana sia alla ricerca di una precisa identità nel pomeriggio lombardo. Bollini corre ai ripari. Fuori Rossi, tanta buona volontà ma poco altro, dentro Rodriguez: attaccante capace, solitamente, di risultare decisivo una volta entrato a gara in corso. Resta un dato inequivocabile. Il portiere bresciano non ha ancora sporcato i propri guantoni. Al ventesimo, infatti, i padroni di casa sfiorano addirittura il raddoppio. Torregrossa, evitato il fuorigioco, trova sulla sua strada il tenace e tempestivo numero uno granata. Chi può risolvere i problemi di Minala e compagnia? Il rientrante Sprocati. A quindici giri di lancette dal traplice fischio di chiusura, il tecnico ex Lecce getta nella mischia il calciatore di maggior talento della sua trauppa e così facendo giunge anche il primo pericolo per la retroguardia avversaria. Rodriguez assiste in volo, Bocalon controlla e porge proprio al numero ventotto un delizioso pallone da spingere alle spalle di Minelli. Il pipelet delle rondinelle risponde picche. La svolta appare ad un passo ed invece, complice una scivolata di troppo (Pucino), al trentacinquesimo Caracciolo chiude i conti con la consumata freddezza da cecchino d’area di rigore. Il Brescia ritrova gli applausi dei propri sostenitori. La Salernitana, con un bottino di zero punti negli ultimi centottanta minuti, prova a meditare.

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