Sabato prossimo 4 febbraio, alle ore 11.00, il Coordinamento provinciale di Libera a Salerno e il Presidio di Libera “Marcello Torre” di Castel San Giorgio affiggeranno nuovamente, agli alberi del Giardino della Memoria di Largo Onorato a Castel San Giorgio, le quattro targhe, dedicate a vittime innocenti delle mafie, distrutte da ignoti ad inizio gennaio. In particolar modo saranno ricollocate al loro posto le targhe che ricordano Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Rosario Livatino e Giuseppe Fava. Il giardino della memoria di Largo Onorato a Castel San Giorgio, inaugurato lo scorso novembre, è un’area verde data in gestione dal Comune all’Istituto scolastico ProfAgri, che la cura in collaborazione col locale Presidio di Libera. La riaffissione delle targhe, già annunciata all’indomani dell’atto vandalico per il quale è stata sporta regolare denuncia ai Carabinieri, è il segno concreto di una memoria che non si spezza e che, nonostante tutto, continua a trasformarsi in impegno quotidiano.
Castel San Giorgio: tornano al loro posto le quattro targhe divelte – FOTO
Sabato mattina la riaffissione al Giardino della Memoria di Largo Onorato
31 gennaio 2017
admin
Sabato prossimo 4 febbraio, alle ore 11.00, il Coordinamento provinciale di Libera a Salerno e il Presidio di Libera “Marcello Torre” di Castel San Giorgio affiggeranno nuovamente, agli alberi del Giardino della Memoria di Largo Onorato a Castel San Giorgio, le quattro targhe, dedicate a vittime innocenti delle mafie, distrutte da ignoti ad inizio gennaio. In particolar modo saranno ricollocate al loro posto le targhe che ricordano Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Rosario Livatino e Giuseppe Fava. Il giardino della memoria di Largo Onorato a Castel San Giorgio, inaugurato lo scorso novembre, è un’area verde data in gestione dal Comune all’Istituto scolastico ProfAgri, che la cura in collaborazione col locale Presidio di Libera. La riaffissione delle targhe, già annunciata all’indomani dell’atto vandalico per il quale è stata sporta regolare denuncia ai Carabinieri, è il segno concreto di una memoria che non si spezza e che, nonostante tutto, continua a trasformarsi in impegno quotidiano.
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