Impresa di Pulizia a Salerno

E’ Carmen Di Marzo la protagonista dello spettacolo teatrale 14 WO(MAN) in scena al Testaccio Roma

In un testo del regista Paolo Vanacore, la Di Marzo affronta un monologo struggente, accompagnata dalla musica di Alessandro Panatteri

Pasquale Petrosino

In scena dal 4 al 7 e dall’11 al 14 novembre al Teatro Testaccio, Carmen Di Marzo in “14 WO(MAN”. Lo spettacolo è un monologo drammatico, scritto e diretto da Paolo Vanacore e interpretato dalla Di Marzo,le musiche originali sono di Alessandro Panatteri. La protagonista della vicenda è Giovanna Denne, una serial killer condannata all’ergastolo per aver ucciso con incredibile ferocia un numero imprecisato di uomini. Il testo è ispirato alla storia vera di Joanna Dennehy, una psicopatica assassina seriale inglese colpevole di una serie di omicidi avvenuti a novembre del 2013 nella periferia di Peterborough in Inghilterra. La  criminologa Raffella Bonsignori,  che ha offerto la propria consulenza tecnica per la messa in scena dello spettacolo, afferma che “lo psicopatico è tendenzialmente in armonia con se stesso e ritiene di essere sempre nel giusto, percependo inadeguatezza nel comportamento altrui. In pratica, gli altri, con la loro inettitudine, con la loro debolezza, con la loro ammirazione, sono i veri colpevoli che lo portano al crimine”.

In un momento storico come quello attuale che vede il femminicidio al centro di gran parte dei casi di cronaca nera, potrebbe apparire inusuale portare all’attenzione del pubblico la storia di un’assassina seriale, ma non è così perché Giovanna Denne ha un approccio al delitto tipicamente maschile, è una donna aggressiva alla perenne ricerca del proprio piacere, una donna intelligente, assolutamente priva di morale comune e di senso del rimorso, è disinvolta, affascinante, manipolatrice. Sa scoprire con arguzia i punti deboli delle sue vittime e li sfrutta per appagare i propri bisogni, è affamata di stimoli.

La storia narrata, quindi, è l’espressione di una violenza maschile che, oggigiorno, si riversa sulla donna trasformandola non solo in vittima, ma anche in carnefice.

Dopo il successo nazionale di “Rosy D’Altavilla. L’amore oltre il tempo” prosegue la fortunata collaborazione fra Carmen Di Marzo, Paolo Vanacore e il compositore Alessandro Panatteri, il quale crea una musica scarna, cruda, priva di orpelli, in parte sottolineato da armonie sorde, evocanti il clima allucinato in cui si svolge la trama e tesse un tema principale.

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