Si fingevano escort napoletane e adescavano uomini su siti di incontri, convincendoli a mandare foto hard. È quanto accaduto a Capaccio Paestum dove Vincenzo Mercede e Antonietta Lauri sono finiti in manette con l’ipotesi d’accusa di estorsione. I due, dopo aver ottenuto le foto nude da parte delle loro vittime davano inizio al ricatto: soldi in cambio del loro silenzio altrimenti avrebbero riferito tutto alle loro mogli o familiari. Per Mercede, 37 anni, e Lauri, 33enne, sono stati disposti gli arresti domiciliari nella mattinata di ieri, dopo l’interrogatorio di garanzia del giudice delle indagini preliminari Ubaldo Perrotta. Il 37enne ha confermato il suo coinvolgimento in questi episodi mentre la 33enne ha rigettato ogni accusa, dichiarandosi estranea ai fatti. Dalle indagini è però emerso che i due sarebbero i responsabili di estorsione ai danni di un 60enne di Treviso e un uomo di Crotone. Secondo gli inquirenti, la lista delle vittime sarebbe lunga. Il 60enne di Treviso ha dichiarato di aver versato loro del denaro per ben tre volte, per un totale di 3.300 euro in 15 giorni, al termine dei quali l’uomo, esasperato, si è rivolto alle forze dell’Ordine. Nella giornata di ieri, il Tribunale di Salerno ha dichiarato l’incompetenza territoriale per quanto riguarda il caso di Treviso ma continua le indagini per accertare eventuali casi analoghi.
Capaccio, si fingono escort e minacciano le vittime: due arresti
In manette sono finiti Vincenzo Mercede e Antonietta Lauri con l’accusa di estorsione
27 maggio 2017
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