“Per ripartire deve esserci una prospettiva che oggi manca”. Cosi il presidente dell’Associazione Italiana Calciatori Damiano Tommasi che è tornato sulla ripresa dei campionati, tempi e modalità: “Al momento le persone devono limitare gli spostamenti, perché dobbiamo far uscire di casa i calciatori? Per una stagione che non si sa se riprenderà? Non ha senso tornare in campo per sperare. Anzi, c’è il pericolo di altre positività che blocchino tutto. E bisogna capire gli effetti dell’infezione sull’idoneità sportiva, Pepe Reina ha confessato di essersi sentito mancare l’ossigeno per 25 minuti”. Ha proseguito Tommasi: “Ci sono almeno tre condizioni da rispettare, per tornare in campo l’emergenza deve essere finita, e ce lo auguriamo tutti. Se si torna a giocare deve essere per portare a termine la stagione anche oltre il 30 giugno, perché mancano ancora tante partite. Scegliere a tavolino promossi e retrocessi è complicato, parliamo di investimenti importanti come per il caso del Benevento. Si deve poter viaggiare in sicurezza, perché non è solo questione di allenarsi ma di muovere 50 persone due volte a settimana, i ritmi saranno quelli,in quella che oggi è zona rossa. E parlo per esperienza personale”.
RIUNIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO AIC
Nei momenti di difficoltà ognuno deve fare la propria parte
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— AIC | Assocalciatori (@assocalciatori) March 30, 2020
