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Bomba a Battipaglia, tra meno di 24 ore l’evacuazione di massa

I dettagli dell’operazione che coinvolge più di 36mila persone.

admin

sal - 04 04 2019 Battipaglia ordigno bellico Foto FP reporter

BATTIPAGLIA. Era l’8 settembre 1943 quando venne annunciata l’entrata in vigore dell’armistizio del governo Bagoglio con gli Alleati della Seconda guerra mondiale. Il 9 settembre dello stesso anno, ci fu lo Sbarco a Salerno. Esattamente 76 anni dopo, l’8 settembre 2019, Battipaglia si ferma per il disinnesco di un ordigno bellico inglese ritrovato in zona Spineta. Le operazioni potrebbero durare dalle 8 alle 12 ore. Dal punto di ritrovamento della bomba fino ad un raggio di 1600 metri metri più di 36mila cittadini dovranno lasciare le proprie case. L’ospedale è stato chiuso insieme all’Autostrada del Mediterrano A2 e la stazione ferroviaria. Una mobilitazione di massa che non si registrava da almeno 50 anni.

E’ ormai iniziato il conto alla rovescia per l’evacuazione di circa 36.277 battipagliesi, domani è il “bomba day” soprannominato così dai cittadini. Saranno ore di silenzio, di tensione, ore in cui entreranno in azione gli uomini del XXI Reggimento genio guastatori, inquadrato nella Brigata Garibaldi, grandi unità dell’Esercito Italiano che è di stanza a Caserta. Una grande mobilitazione per una bomba inglese della seconda guerra mondiale dal perso di 113 chili.

Le operazioni inizieranno alle 5 del mattino. Si procederà ad evacuare l’intera “zona rossa” che riguarda un raggio di 1.600 metri dall’ordigno bellico. Le famiglie dovranno lasciare le case entro le 8 del mattino, poi inizieranno i lavori dei militari per il disinnesco. Saranno 550 gli uomini e le donne delle forze dell’ordine impiegati per consentire le operazioni. L’autostrada del Mediterraneo A2 sarà chiusa al traffico veicolare, lasciando aperte solo le uscite verso Sud ad Eboli e Pontecagnano. Inoltre, è prevista anche l’interruzione della circolazione ferroviaria lungo le linee Salerno-Reggio Calabria e Battipaglia-Potenza-Metaponto. Il comune di Battipaglia ha inoltre pensato anche agli animali presenti nella “zona rossa”. Per i cani è stata attrezzata un’area all’interno dell’Istituto Alberghiero “E. Ferrari” mentre i gatti verranno ospitati da privati cittadini residenti fuori dalla zona interessata e considerata pericolosa.

La protezione civile già da questa mattina ha predisposto un programma per chi non è riuscito a trovare una soluzione autonoma. Il programma prevede la somministrazione di pasti e assistenza ma anche attività formative per adulti e bambini. Saranno circa 200 i volontari della protezione civili impiegati per gestire l’emergenza. Questa mattina i mezzi sono arrivati a Battipaglia con 200 letti per l’accoglienza.

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